Mercoledì 24 Aprile 2024

Zucchero Re di Reggio

Andrea

Spinelli

Il suono della domenica. C’è l’eco delle campane della sua Roncocesi nel sì con cui Zucchero ha accolto l’idea di esibirsi il 9 e 10 giugno sotto la luna dell’Rcf Arena di Reggio Emilia, davanti a una platea di 70 mila anime. "Anche se i miei m’hanno portato via all’età di 11-12 anni, Reggio rimane la città delle radici e questi di giugno sono quindi Concerti dell’Amore" ha spiegato ieri il soulman emiliano col pensiero già proiettato alle folle di fan che ritroverà l’anno prossimo nel più ampio teatro sotto le stelle d’Europa per festeggiare i 40 anni dal primo disco.

Lui, “partigiano reggiano” nel cuore e nell’animo. "Per me “Bella ciao“ non è politicizzata, ma è una canzone bellissima, conosciuta in tutto il mondo" dice. "Non sono uno che vuole accontentare tutti, anche perché a volte questo buonismo ha portato a delle redenzioni patetiche. Una volta mio padre, intervistato mentre lavorava nei campi, a una domanda sul mio successo rispose: “boh, a me piace il valzer e la mazurka…“. Noi Fornaciari non siamo mai stati “politically correct“". Ma sulla nuova Italia uscita dalle urne non si sbilancia più di tanto: "Ne abbiamo provate tante, proviamo pure questa" dice. Si sbilancia di più su Sanremo: "Lì non mi vogliono né ospite né in gara. Nè come autore. Anni fa non hanno preso una canzone di Guccini, figurarsi oggi una mia. È il Festival degli influencer, solo per l’Auditel".

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