Zero torna in tour e si scatena: "Rosa Chemical? Solo un mio sosia"

Il cantautore nei palasport dal 7 marzo (debutto a Firenze) se la prende anche con De Filippi e Cattelan

Roma, 19 febbraio 2023 - Dr. Jekyll & Mr. Zero. Pure parlando del nuovo tour nei palasport 'Zero a Zero - Una sfida in musica', al via il 7 marzo da Firenze, Renato fatica a tenere a bada l’Hyde che gli si agita dentro. Stasera sarà nel salotto tv di Fabio Fazio. Ieri, è bastato tirare fuori il nome del suo ennesimo epigono, Rosa Chemical, per sentirlo sciogliere le briglie: "Quando apro i social mi accorgo di avere un numero impressionante di sosia e, premesso che l’originale vince sempre, penso che bisognerebbe attendere un attimo prima di gettare certi ragazzi allo sbaraglio", dice. "La colpa non è di Rosa Chemical, ma di chi ritiene che questo sia un mestiere improvvisato e accende la telecamera su chiunque nella convinzione che la musica sia solo performance, velleità". Rosa inneggia all’amore libero come certe canzoni del sacro repertorio. "Ma la mia missione non è Il triangolo o Mi vendo, quanto Il cielo o Più su".

Renato Zero (72 anni) torna in concerto nei palasport dal 7 marzo
Renato Zero (72 anni) torna in concerto nei palasport dal 7 marzo

A Sanremo avevano chiamato pure Zero fra i superospiti over 70, ma alla fine lui ha preferito 'C’è posta per te'. "Se vai all’Ariston devi preparare l’artiglieria, da Maria De Filippi basta un tailleurino e la scarpetta lucida. Anche se ho trovato un po’ fuori posto che Mediaset abbia deciso di mandarmi in trincea a fare concorrenza alla serata finale del Festival, mi avessero almeno avvisato avrei potuto fare una scelta. Comunque, qualche spezzone di Sanremo l’ho guardato e, ascoltando l’esibizione di Paoli, m’è venuta la lacrima: meraviglioso. In quella cornice mi sarei aspettato un ricordo di Vittorio De Scalzi, ma evidentemente qualcuno dimentica. Comunque, se mi chiamano pure il prossimo anno, magari ci faccio un pensiero".

Un altro sassolino dalla scarpa se lo toglie parlando della pandemia e di come l’isolamento l’abbia spinto a porsi domande sulla fede e sulla spiritualità e a cercare risposte nel pensiero di amici come Veltroni o Lella Costa e altri a cui ha inviato un passaggio del suo ultimo lavoro Atto di fede chiedendogli riflessioni su quei temi: "L’unico ad astenersi e, anzi, a prendermi pure per i fondelli è stato Cattelan. Si vede che ha una coscienza così elevata che la mia a confronto sparisce". Già, ma Cattelan chi? Maurizio o Alessandro? "No, non l’artista. L’altro, il ragazzino, quello che di mestiere che fa… non lo sa neanche lui".

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro