Baltimora, musica è poesia. "Dai cantautori a Jovanotti"

Il vincitore di X Factor: amo scrivere canzoni, vivo col mio pianoforte "Per le cover ho scelto brani ’minori’ di Tenco e Battisti, pieni di malinconia"

Il vero nome di Baltimora è Edoardo Spinsante, 20 anni di Ancona

Il vero nome di Baltimora è Edoardo Spinsante, 20 anni di Ancona

Si è svegliato tardi Edoardo Spinsante, dopo essere andato a letto presto. Ma dello stesso giorno.

Baltimora, quando ha capito di poter vincere X Factor? "È stato qualcosa di incredibile, di assurdo. La prima manche avevamo paura, era un duetto strano con Manu che non cantava, alla batteria. Ma sul palco ci siamo divertiti tantissimo. Non credevo di passare, ma ero tranquillo. Il duetto con Filippo Fulminacci mi ha aiutato a prendere confidenza con il palco". Avere già un’esperienza da produttore la ha aiutata? "Mi ha dato un discreto vantaggio. Mi sono presentato dopo l’estate con i pezzi già prodotti, solo da approvare. Nel piccolo studio in una stanza di casa ad Ancona". Mi ha colpito una scelta, La ballata della moda di Luigi Tenco. "Me l’ha fatta scoprire la mia ragazza di tre anni fa, sapeva che amavo Tenco, diceva che a lei faceva ridere. Io invece trovo abbia un’amarezza e una malinconia incredibili". Come ha scelto le cover? "In realtà speravo di portare solo brani miei, ho scelto un Tenco poco conosciuto come Un uomo che ti ama di Lucio Battisti, moderna, struggente, un testo bellissimo, una melodia e arrangiamenti pazzeschi. Ne ho rispettato l’intenzione. Parole di burro di Carmen Consoli è di un romanticismo mostruoso, racconta due modi opposti e profondi di amare". I concorrenti con cui ha più legato? "Eravamo un gruppo abbastanza unito. Ho suonato e lavorato su brani con i Karakaz, vorrei fare in futuro cose con loro". Cosa ha imparato come cantante e produttore da Manuelito e il suo staff? "Le regole del professionismo, un metodo di lavoro. Sul canto ascoltavamo le tre versioni di ogni canzone e decidevamo la migliore. Io ho iniziato a cantare con Ed Sheeran, ero molto piccolo, con gli italiani è cambiato il modo di interpretare". Come definirebbe il suo mondo musicale, i suoi testi? "Tanto cantautorato, ma preferisco ascoltare la musica con altre persone. Calcutta, Jovanotti, Cremonini. Per i testi è stato importante mio zio, un poeta". Ha esperienza di palco, voglia di palco? "Pochi concerti in provincia di Ancona. Io scrivo canzoni perché mi piace cantarle dal vivo, poi la finale di X Factor è stato il primo vero palco della mia vita, quello in cui potevi guardare la gente in faccia, negli occhi" Pianoforte o chitarra? "Pianoforte. Io vivo con il mio pianoforte". È fidanzato? "No".  

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