Mercoledì 24 Aprile 2024

X Factor 2018, le pagelle del quinto live. Anastasio for president, Sherol una tigre

Puntatona ieri a base di inediti. Esce Renza

X Factor 2018, Sherol (Facebook)

X Factor 2018, Sherol (Facebook)

Milano, 23 novembre 2018 - Puntatona di X Factor 2018, ieri sera, con il quinto live a base di inediti. Esce ovviamente Renza, finita al ballottaggio con Naomi. Chiara Ferragni - dicono - tira un sospiro di sollievo.

7 - - a Manuel. Il giudice più amato delle scorse edizioni continua la sua inquietante operazione di avvicinamento alla poltrona di opinionista generalista ora occupata inutilmente altrove dai vari Alfonso Signorini: nel caso di Luna cita i rapper che si sono fatti scrivere le canzoni da altri ma lo fa leggendo gli appunti; nel caso di Sherol inaugura a X Factor l'assegnazione psicanalitico-parentale ("una canzone sul rapporto mai avuto col padre"). Torna agli antichi fasti solo una volta, ancora grazie a Luna, quando racconta che il testo dell'inedito è stato scritto da Jack La Furia, "il miglior rapper in Italia in questo momento", avendo Fedez lì accanto.

7 - - - a Fedez. Molto signorilmente, concorda con Manuel sulla maestria della scrittura di Jack La Furia. E' bello che lui, forse anche conscio di aver appena dato alle stampe un singolo orripilante come "Prima di ogni cosa", non pretenda per sè la carica di "miglior rapper italiano". Probabilmente gli basta quella di ex rapper ora più inutilmente melenso epperò più trasmesso in ogni spot in ogni dove trecentomila volte al giorno. Che è comunque, da altri punti di vista, una soddisfazione.

100 + ad Anastasio. Con l'inedito sarrista, a sua firma, "La fine del mondo", colma lo spazio vuoto lasciato da una folta e ormai inascoltabile generazione di importanti cantautori attualmente in andropausa. "E se oggi volessi cambiare il mondo lo farei domani", canta dipingendo a giuste fosche tinte una molto contemporanea estetica dell'ansia da stanzetta con letto sfatto. Azzeccando pure congiuntivi e consecutio. Cosa chiedere di più? Anastasio for president.

8 a Lodo. "Coreografia molto bella" (a Renza). "Molto bello" (ad Anastasio). "Ti ho voluto molto bene" (a Sherol). "Grande figata" (ai Bowland). Altro che Stato Sociale punk, vuoi vedere che Lodo in realtà è una delle ultime e più riuscite infiltrazioni politico televisive delle madamine torinesi?

9 a Sherol. Una tigre. Una grande. Peccato solo per il titolo della sua canzone, "Non ti avevo ma ti ho perso". Il quale titolo, senza la didascalia di Manuel, suona un po' come "Sono sposata con Timothee Chalamet però non ci siamo mai visti e lui non ha la più pallida idea che io esista però ci vogliamo tanto bene e il sentimento è sicuramente reciproco".

6 + a Renza. Renza la "guerriera silenziosa", nota Fedez, il che detto di una cantante forse non è il massimo, Renza "l'elegante", notano tutti i giudici di X Factor, Renza "qui ci scappa il gatto", notano tutte le fan della Ferragni. Ancora Fedez: "Per il suo inedito potevamo scegliere tra autori affermati e autori emergenti". Il ritornello del brano fa "c'è la pioggia, cielo inglese, camminavi ed io sospesa come dentro un quadro di Chagall" e se fosse stato scritto da un autore affermato ci sarebbe da preoccuparsi. Oltretutto Renza lo interpreta miagolando (a proposito del gatto). Purtroppo ma comprensibilmente dice addio alla gara.

10 ai Subsonica. Ospiti della puntatona, i Subsonica trionfano nel momento compilation che apre lo show. Da "Discoteca labirinto" in versione gospel a "Tutti i miei sbagli" in versione infernal-electro-corale, rileggono il loro repertorio con gli archi e il piglio cantautorale, e il risultato è notevole. Solo non si può vedere il cantante Samuel che, brizzolato e con gli occhiali scuri e il cappellino, sembra il gemello (più anziano) di De Gregori: ma quanto tempo è passato? Ma quanto sono diventata vecchia?

10+ a Cattelan. Per la giacca d'oro.

10 ++ a Martina. "Cherofobia" è un capolavoro.

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