Sabato 20 Aprile 2024

"Viva gli sposi, di ogni genere" Affari tuoi riparte e tornano i Conti

di Beatrice Bertuccioli

Non è tempo di banchetti di nozze ma giurarsi amore eterno (o quasi) si può. E allora, per chi si appresta al grande passo, arriva un aiuto concreto, quanto mai prezioso in questi tempi difficili. Torna, dopo tre anni di interruzione, il programma dei pacchi, ovvero Affari tuoi, ma in una nuova versione dedicata appunto ai promessi sposi. Da sabato 26 dicembre Carlo Conti conduce Affari tuoi (Viva gli sposi!), alle 20.30 su Raiuno, per sette settimane. Due ore di giochi e intrattenimento vario, con una coppia di promessi sposi - "senza nessuna esclusione in base al genere", assicura il conduttore torcano - in ogni puntata, impegnati a conquistare un bel gruzzolo, e dieci personaggi del mondo dello spettacolo e dello sport a guardia dei 20 pacchi.

Conti, come nasce questa nuova edizione di Affari tuoi?

"Quando il direttore di Raiuno, Stefano Coletta, me l’ha proposto, non ho subito detto di sì. Sentivo la necessità di trovare una motivazione forte per riproporre questo programma. Poi ho pensato che offrire una possibilità di vincita a chi sta per sposarsi, è un segno di speranza per tutti, un modo di vedere la luce in fondo al tunnel".

Come cambia dall’ultima conduzione, di Flavio Insinna, alla sua?

"Ho cercato di personalizzare il programma e di spettacolizzarlo. Sarà a tutti gli effetti un varietà del sabato sera, con giochi e ospiti, all’insegna della leggerezza, con due presenze fisse, Nino Frassica e l’imitatore Ubaldo Pantani. Ho chiesto una riduzione del montepremi rispetto al passato, per cui si potranno vincere al massimo 300 mila euro. E, male che vada, le coppie, rispondendo alle domande sui reciproci gusti, e quindi dimostrando di conoscersi bene, porteranno a casa mille euro per ogni risposta esatta, fino a un massimo di 10mila euro".

Come vengono scelte le coppie?

"La selezione è ancora in corso, stiamo visionando i video provini, tantissimi, che ci sono arrivati. In genere sono coppie tra i trenta e i quarant’anni, segno di come nel nostro Paese si cerchi prima di sistemarsi. Non facciamo distinzioni tra chi si sposerà in chiesa o dirà sì in comune, tra coppie etero o dello stesso sesso. Nessuna preclusione né favoritismi".

Difficile fare intrattenimento al tempo del Covid?

"È stato un anno orribile per l’umanità. Noi che facciamo televisione dobbiamo adattarci alle giuste restrizioni che la situazione impone, e senza piangerci troppo addosso. Ma per quanto mi riguarda lo considero anche un anno da ricordare, nonostante abbia preso (non ho ancora capito come) il Covid. Non dimenticherò alcuni momenti di forte emozione, come durante il concerto da Assisi con Gianni Morandi o durante la serata dei David di Donatello, io da solo in studio e i premiati collegati dalle loro case".

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