"Viva Fiorello, è una megastar". Firmato Variety

Viva Rai2! incuriosisce anche gli Stati Uniti, dove si inizia a conoscere il "fenomeno degli ascolti ideato e condotto dalla vulcanica megastar siciliana Rosario Fiorello, che porta nuova vita alla televisione italiana in quella fascia oraria in cui nessuno crede più". Così la celebre rivista americana Variety, direttamente dal set all’alba di Via Asiago, racconta la trasmissione mattutina di Fiorello, programma record di ascolti che coniuga le notizie di giornata e i "balletti felliniani", come descrive la testata. E, intervistato dalla “bibbia“ dello showbusiness statunitense, Fiorello svela la ricetta del successo del suo show. Un morning show che si ispira ai grandi late show americani: "Sono un grande fan di Jimmy Fallon. E prima di lui ero un grande fan di David Letterman e Johnny Carson – dice Fiore –. I late show americani sono i migliori, così ingegnosi. Fanno cose che qui neanche ci sogniamo. Ma detto questo, le cose che sto facendo ora, anche queste non le ho mai viste prima".

Fiorello ricorda anche la sua breve esperienza hollywoodiana, dalla partecipazione al film Il talento di Mr Ripley a quando ha osato dire no al produttore Harvey Weinstein. "Quando mi è stato chiesto di interpretare una parte in Nine era agosto e io temevo che mi avrebbe rovinato l’estate, sapendo quanto si vada per le lunghe quando girano gli americani. Mi hanno inviato la sceneggiatura ed era una scena in cui Daniel Day Lewis balla con Sophia Loren mentre un elegante cantante italiano (io) canta Quando quando quando. Ho capito che mi si vedeva poco, quindi ho gentilmente rifiutato. Dopo ho ricevuto una lettera da Harvey Weinstein nella quale mi diceva: chi ti credi di essere? Non lavorerai mai più a Hollywood! E io ho pensato: chi se ne frega!" conclude Fiorello.

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