Ragusa, 19 febbraio 2018 - Se da queste parti non lo chiamano San Salvo, poco ci manca. Salvo è il famoso commissario Montalbano, nato dalla penna di Andrea Camilleri, tornato in televisione con due nuovi attesissimi episodi. E per “queste parti” s’intendono i luoghi della Sicilia dove sono state ambientate le fiction, e che proprio sulle tracce del commissario hanno portato un notevole incremento di turisti. Come molti sanno, le località dei romanzi e quindi dei filmati tv, compresi i recentissimi “La giostra degli scambi” e “Amore” hanno nomi inventati: Vigata, Montelusa, Mannara, Marinella sono il compendio di tante altri borghi e città, in maggior parte in provincia di Ragusa (dove c’è anche la casa del commissario): Ibla, Scicli, Ispica, Santa Croce, Modica, Vittoria. Per andare “a casa di Montalbano” se si hanno pochi giorni a disposizione meglio concentrarli a Ragusa.
LA CASA - Cercando Montalbano, cominciamo a vedere… se è in casa. La casa, che ha un ruolo impirtante anche nell’episodio “Amore”, è a Punta Secca (Marinella nei romanzi), frazione del comune di Santa Croce Camerina. Quando il commissario… non è in casa, ci si può dormire, infatti la villetta affacciata sul mare è un B&B. Il minuscolo borgo, pur essendo meta di turisti, è rimato tranquillo e intatto. Qui d’estate è facile incontrare Luca Zingaretti (l’attore che impersona il commissario) che viene con le figliolette Emma e Bianca e la bellissima moglie Luisa Ranieri a prendere il sole sulla spiaggia tranquilla. Zingaretti è davvero innamorato di questo angolo di Sicilia, tanto che il 28 giugno 2012 si è sposato nel castello di Donnafugata. Oggi il castello, nobile dimora tardo-ottocentesca, ha un certo fascino un po’ decadente: se ci si va verso sera, al crepuscolo, si ha davvero l’impressione di andare indietro nel tempo. Nella fiction è la villa del boss Balduccio Sinagra.
IL COMMISSARIATO - Dove andare ancora a cercare Montalbano? Ma in commissariato, ovvero a Scicli (Montelusa) ,sempre vicino a Ragusa. Il commissariato è in realtà il bell’edificio del Comune e la stanza del questore è l’ufficio del sindaco. La barocca Scicli, Patrimonio dell’ Umanità, merita una visita con calma, per ammirare chiese e i palazzi abbelliti da sculture, fregi, mascheroni. Splendidi Palazzo Beneventano, Palazzo Spadaro, Palazzo Fava . Una curiosità: nella chiesa di S. Giovanni Evangelista c’è il dipinto noto come il “Cristo in gonnella”, perché Cristo crocifisso ha una curiosa veste dalla vita in giù simile a una gonna. Il dipinto si ispira a una scultura del secolo XIV che è nella chiesa di S. Maria di Burgos. Il quadro fu portato a Scicli qui dalla famiglia di Don Girolamo Ribera, di origine spagnola.
VIGATA - Infine, bisogna andare a Ibla, la parte antica di Ragusa, per conoscere alcuni luoghi di Vigata, come la Piazza del Duomo e la Chiesa di San Giorgio. I riferimenti a Montalbano fra chiese, strade, edifici, sono moltissimi: nel Circolo di Conversazione sono state girate scene de “L’odore della notte”, la trattoria “da Calogero” si ispira a “La Rusticana”, la chiesa di Santa Maria delle Scale fa da sfondo ad uno scippo in Gatto e cardellino, e scorci del Giardino Ibleo si trovano ne “La luna di carta” Ibla, antico quartiere di Ragusa, fu distrutta da un terremoto nel 1693 e ricostruita in stile barocco ma rispettando la struttura medioevale originaria, cosicché le antiche stradine celano palazzi importanti ed ogni passo porta a una scoperta bellissima. Assolutamente da vedere la bottega Rosso Cinabro (www.rossocinabro.tk) dove due giovani, Biagio Castilletti e Damiano Rotella, si dedicano all’antica arte dei carretti siciliani, una realtà pressoché unica, che va scomparendo. I due giovani restauratori sono stati “scoperti” anche da Dolce e Gabbana che ha chiesto loro di dipingere una collezione limitata di frigoriferi. Girando per Ibla si scopriranno anche antichi edifici riportati a nuova vita in maniera originale, come i settecenteschi Magazzini Donnafugata. Furono deposito di derrate alimentari, oggi trasformati nell’elegante ristorante MAD, che vanta all’interno l’antica parete della Chiesa di San Giuseppe e che confina con una grande vetrata con una bellissima boutique. Ma sono tante le cose da vedere a Ibla, magari chiedendo all’albergo dove si alloggia di fare una visita guidata. E a proposito di alberghi, a Ibla ci sono piccoli gioielli a conduzione familiare. Quattro di questi (Il Duomo Relais, Giardino sul Duomo, San Giorgio Palace, Iblainsuite) si sono riuniti uniformando i servizi e proponendoli sotto il marchio Ragusa Is (www.ragusais): in tutto sono 125 posti letto in suggestivi edifici, e tutti offrono alla mattina una prima colazione straordinaria.
Lasciando Ibla merita una visita “Gli aromi”: sarebbe limitativo definirlo un giardino botanico (molto bella la location affacciata sulla vallata) : è un’esperienza tattile e olfattiva fra oltre 200 varietà di piante officinali e aromatiche. Piante da conoscere, da annusare e da gustare nel percorso olfattivo-emozionale guidato dal dott.Enrico Russino, esperienza che si conclude con un delizioso apericena con piatti tipici. E per restare in tema di cose bune da mangiare e da bere, consigliabile una visita all’azienda Planeta (https://planeta.it/wine) in contrada Buonivini (Noto), culla del Nero d’Avola e del Moscato. L’azienda è tra il verde di dolci colline, e merita una visita anche per una realtà pressoché unica: la Cantina Invisibile. Nata nel 2003, per minimizzare l’impatto ambientale, è nascosta dentro un dislivello della collina, cosicché in superficie si vede solo un giardino con alberi da frutti e piante aromatiche. Si possono fare degustazioni con tramezzini buonissimi abbinati ai vini e al pregiato olio di oliva.