Martedì 23 Aprile 2024

Montalbano, ecco i luoghi del commissario. Mappe e dritte per visitarli

Dove si trovano 'Marinella', 'Montelusa' e 'Vigata'? Viaggio in Sicilia nelle località di Salvo

Una foto di scena di "Amore" della serie "Il commissario Montalbano" (Ansa)

Una foto di scena di "Amore" della serie "Il commissario Montalbano" (Ansa)

Ragusa, 19 febbraio 2018 - Se da queste parti non lo chiamano San Salvo, poco ci manca. Salvo è il famoso commissario Montalbano, nato dalla penna di Andrea Camilleri, tornato in televisione con due nuovi attesissimi episodi. E per “queste parti” s’intendono i luoghi della Sicilia dove sono state ambientate le fiction, e che proprio sulle tracce del commissario hanno portato un notevole incremento di turisti. Come molti sanno, le località dei romanzi e quindi dei filmati tv, compresi i recentissimi “La giostra degli scambi” e “Amore” hanno nomi inventati: Vigata, Montelusa, Mannara, Marinella sono il compendio di tante altri borghi e città, in maggior parte in provincia di Ragusa (dove c’è anche la casa del commissario): IblaScicli, Ispica, Santa Croce, Modica, Vittoria. Per andare “a casa di Montalbano” se si hanno pochi giorni a disposizione meglio concentrarli a Ragusa.

LA CASA - Cercando Montalbano, cominciamo a vedere… se è in casa. La casa, che ha un ruolo impirtante anche nell’episodio “Amore”, è a Punta Secca (Marinella nei romanzi), frazione del comune di Santa Croce Camerina. Quando il commissario… non è in casa, ci si può dormire, infatti la villetta affacciata sul mare è un B&B. Il minuscolo borgo, pur essendo meta di turisti, è rimato tranquillo e intatto. Qui d’estate è facile incontrare Luca Zingaretti (l’attore che impersona il commissario) che viene con le figliolette Emma e Bianca e la bellissima moglie Luisa Ranieri a prendere il sole sulla spiaggia tranquilla. Zingaretti è davvero innamorato di questo angolo di Sicilia, tanto che il 28 giugno 2012 si è sposato nel castello di Donnafugata. Oggi il castello, nobile dimora tardo-ottocentesca, ha un certo fascino un po’ decadente: se ci si va verso sera, al crepuscolo, si ha davvero l’impressione di andare indietro nel tempo. Nella fiction è la villa del boss Balduccio Sinagra.

IL COMMISSARIATO - Dove andare ancora a cercare Montalbano? Ma in commissariato, ovvero a Scicli (Montelusa) ,sempre vicino a Ragusa. Il commissariato è in realtà il bell’edificio del Comune e la stanza del questore è l’ufficio del sindaco. La barocca Scicli, Patrimonio dell’ Umanità, merita una visita con calma, per ammirare chiese e i palazzi abbelliti da sculture, fregi, mascheroni. Splendidi Palazzo Beneventano, Palazzo Spadaro, Palazzo Fava . Una curiosità: nella chiesa di S. Giovanni Evangelista c’è il dipinto noto come il “Cristo in gonnella”, perché Cristo crocifisso ha una curiosa veste dalla vita in giù simile a una gonna. Il dipinto si ispira a una scultura del secolo XIV che è nella chiesa di S. Maria di Burgos. Il quadro fu portato a Scicli qui dalla famiglia di Don Girolamo Ribera, di origine spagnola.

VIGATA - Infine, bisogna andare a Ibla, la parte antica di Ragusa, per conoscere alcuni luoghi di Vigata, come la Piazza del Duomo e la Chiesa di San Giorgio. I riferimenti a Montalbano fra chiese, strade, edifici, sono moltissimi: nel Circolo di Conversazione sono state girate scene de “L’odore della notte”, la trattoria “da Calogero” si ispira a “La Rusticana”, la chiesa di Santa Maria delle Scale fa da sfondo ad uno scippo in Gatto e cardellino, e scorci del Giardino Ibleo si trovano ne “La luna di carta” Ibla, antico quartiere di Ragusa, fu distrutta da un terremoto nel 1693 e ricostruita in stile barocco ma rispettando la struttura medioevale originaria, cosicché le antiche stradine celano palazzi importanti ed ogni passo porta a una scoperta bellissima. Assolutamente da vedere la bottega Rosso Cinabro (www.rossocinabro.tk) dove due giovani, Biagio Castilletti e Damiano Rotella, si dedicano all’antica arte dei carretti siciliani, una realtà pressoché unica, che va scomparendo. I due giovani restauratori sono stati “scoperti” anche da Dolce e Gabbana che ha chiesto loro di dipingere una collezione limitata di frigoriferi. Girando per Ibla si scopriranno anche antichi edifici riportati a nuova vita in maniera originale, come i settecenteschi Magazzini Donnafugata. Furono deposito di derrate alimentari, oggi trasformati nell’elegante ristorante MAD, che vanta all’interno l’antica parete della Chiesa di San Giuseppe e che confina con una grande vetrata con una bellissima boutique. Ma sono tante le cose da vedere a Ibla, magari chiedendo all’albergo dove si alloggia di fare una visita guidata. E a proposito di alberghi, a Ibla ci sono piccoli gioielli a conduzione familiare. Quattro di questi (Il Duomo Relais, Giardino sul Duomo, San Giorgio Palace, Iblainsuite) si sono riuniti uniformando i servizi e proponendoli sotto il marchio Ragusa Is (www.ragusais): in tutto sono 125 posti letto in suggestivi edifici, e tutti offrono alla mattina una prima colazione straordinaria.

Lasciando Ibla merita una visita “Gli aromi”: sarebbe limitativo definirlo un giardino botanico (molto bella la location affacciata sulla vallata) : è un’esperienza tattile e olfattiva fra oltre 200 varietà di piante officinali e aromatiche. Piante da conoscere, da annusare e da gustare nel percorso olfattivo-emozionale guidato dal dott.Enrico Russino, esperienza che si conclude con un delizioso apericena con piatti tipici. E per restare in tema di cose bune da mangiare e da bere, consigliabile una visita all’azienda Planeta (https://planeta.it/wine) in contrada Buonivini (Noto), culla del Nero d’Avola e del Moscato. L’azienda è tra il verde di dolci colline, e merita una visita anche per una realtà pressoché unica: la Cantina Invisibile. Nata nel 2003, per minimizzare l’impatto ambientale, è nascosta dentro un dislivello della collina, cosicché in superficie si vede solo un giardino con alberi da frutti e piante aromatiche. Si possono fare degustazioni con tramezzini buonissimi abbinati ai vini e al pregiato olio di oliva.

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