Mercoledì 17 Aprile 2024

Via col vento, all'asta raro manifesto di Reth e Rossella. Quanto costa e dove comprarlo

La locandina fu stampata nel ‘48 per la prima uscita del film in Italia. Il mito di Tara, i retroscena e le accuse del ‘politically correct’

A destra il raro manifesto di 'Via col vento' e, a sinistra, una scena del film

A destra il raro manifesto di 'Via col vento' e, a sinistra, una scena del film

Roma, 3 marzo 2023 – Sarà battuto all’asta il 9 marzo il manifesto di “Via col vento”, il celeberrimo kolossal con con Vivien Leigh e Clark Gable, considerato uno dei migliori film di sempre. Si tratta di un esemplare estremamente raro della locandina, realizzato per la prima uscita del film nei cinema italiani. Non è l’originale del 1939, anno di uscita del film diretto da Victor Fleming negli States, ma di una versione successiva stampata otto anni dopo a Firenze, nel 1948, in occasione del lancio della pellicola in Italia. Con una base d’asta di 2.500 euro, il manifesto verrà venduto giovedì prossimo, il 9 marzo, da Aste Bolaffi in modalità internet live sul sito ufficiale della casa d'asta.

L’asta: cosa c’è nel catalogo

La vendita propone un catalogo molto ricco di 473 lotti che spaziano dal cinema alla pubblicità. Nella selezione ‘affiche cinematografiche’ spicca il Lotto 29: la locandina di "Via col Vento". È una versione telata – misura 70x33 centimetri – molto rara realizzata nel 1948 per la prima uscita nelle sale italiane del celebre kolossal con Vivien Leigh e Clark Gable. Il prezzo di partenza è di 2.500 euro, ma la cifra è destinata ad aumentare all'apertura delle offerte da parte dei collezionisti. Anche il capitolo dedicato alla pubblicità è variegato e presenta alcuni lotti dalla straordinaria rarità che faranno impazzire in particolare i collezionisti melomani: tra questi Melenis di Leopoldo Metlicovitz del 1912 (lotto 333, base 6mila euro) e Onoranze a Verdi realizzato nel 1913 da Giuseppe Palanti per le celebrazioni del grande compositore alla Scala.

Il mito intramontabile di Tara

Un film entrato nella storia del cinema americano. Un mito rimasto inalterato per 84 anni, che ha consacrato Vivien Leigh, il volto di Rossella O'Hara, e l’affascinante Clark Gable, nei panni di Rhett Butler, la coppia più amata di Hollywood. Un amore contrastato, tutto luci e ombre, che fece innamorare intere generazioni di giovani. Proiettato in anteprima ad Atlanta il 15 dicembre 1939, il film fu accolto positivamente dalla critica che ne apprezzò soprattutto il cast. Nel 1940 vinse otto Premi Oscar, un vero record per l’epoca. L’attrice Hattie McDaniel, il volto della bambinaia Mamy, fu la prima afroamericana a vincere l’ambita statuetta. Per oltre un quarto di secolo, rimase la pellicola rimase col maggiore incasso nella storia del cinema.

La polemica sui contenuti razzisti

Le accuse di proporre immagini stereotipate è rimasta latente per molti decenni, la stessa Hattie McDaniel fu aspramente criticata delle comunità afro-americane. Ma la bomba è scoppiata nel 2020, sulla scia della nuova visione ‘politically correct’. La Hbo ha infatti ritirato ‘Via col vento’ dal proprio catalogo. Il motivo? La pellicola, pietra miliare del cinema mondiale, veicolerebbe messaggi razzisti. L’azienda ha dichiarato che il film “veicola pregiudizi etnici e razziali”, soprattutto nel rapporto della famiglia O'Hara con la servitù di colore e con Mamy, la tata di famiglia tratteggiata come una macchietta stereotipata. Una scelta che a molti è apparsa come una censura, soprattutto alla luce della recente revisione dei testi di Roald Dahl.

La storia

Il film, girato nel 1939 dal regista Victor Fleming, è un adattamento cinematografico dell'omonimo romanzo di Margaret Mitchell (1936), ambientato nel Sud degli Stati Uniti durante la guerra di secessione e la successiva era della ricostruzione. È Tara – la terra che rappresenta le radici di intere generazioni di possidenti terrieri – a fare da sfondo alle vicende di Rossella O'Hara, la volitiva figlia del proprietario di una piantagione della Georgia e della sua ossessione romantica per Ashley Wilkes (Leslie Howard), sposato con sua cugina Melania Hamilton (Olivia de Havilland) e del suo matrimonio con Rhett Butler (Clark Gable). In realtà, il filo conduttore del romanzo è la guerra di secessione, combattuta dal 1861 al 1865 negli Stati Uniti d'America, e che ha segnato la separazione tra gli stati del Sud e quelli del Nord. Ma si parla anche di schiavismo, combattuto dai nordisti e strenuamente difeso dalle famiglie del Sud, di un mondo che crolla nel terremoto generato dalla modernità che avanza, da mondi che si scontrano e dove tutto cambia.

I retroscena del film

Il film uscì nelle sale americane nel 1939, alla vigilia di un altro terribile conflitto che da lì a poco sconvolse il mondo. La produzione fu difficoltosa sin dall'inizio: le riprese vennero ritardate di due anni per poter avere Gable il ruolo di Rhett Butler e per trovare il volto giusto per Rossella. Prima di scritturare Vivien Leigh, furono fatti ben 1.400 provini per la parte della ragazza disposta a tutto pur di salvare Tara. La sceneggiatura originale, scritta da Sidney Howard, fu sottoposta a numerose revisioni da parte di diversi sceneggiatori nel tentativo di ridurla a una lunghezza adeguata. Il regista originale, George Cukor, fu licenziato poco dopo l'inizio delle riprese e sostituito da Fleming, che a sua volta fu brevemente sostituito da Sam Wood mentre si prendeva una pausa a causa di un esaurimento nervoso.

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