Giovedì 25 Aprile 2024

Venticinque anni di Porta a Porta L’augurio di Vespa: "Tifiamo Italia"

"A Porta a Porta siamo sempre stati favorevoli alla prudenza, ma allo stesso tempo crediamo che sia necessario ripartire. La ripartenza della scuola è sacrosanta e sarà un passaggio molto importante. Per questo il primo ospite sarà il ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina".

Parte da qui Bruno Vespa, dopo una stagione complicata, segnata dal Coronavirus, con le nuove puntate di Porta a Porta, al via stasera, ogni martedì, mercoledì e giovedì, in seconda serata su Raiuno. Nella seconda parte della puntata d’esordio, focus sul vaccino per capire dai rappresentanti delle aziende al lavoro quando sarà davvero disponibile. "Questa estate ho visitato i luoghi più colpiti dalla pandemia anche per conoscere di persona i familiari delle vittime. La mia paura è di non riuscire a trasmettere l’enormità di queste emozioni. Per questo quando vedo i negazionisti in piazza diciamo che... mi dispiace", sottolinea Vespa, che focalizzerà l’attenzione anche sull’economia.

"Noi non tifiamo per nessuno – dice –, tifiamo per l’Italia, per la ripresa. Speriamo che sappiano gestire al meglio questa gigantesca quantità di soldi". Sul tema del lavoro, il giornalista aggiunge di essere preoccupato per il dilagare dello smart working. "Non si può fare tutto via web – ha detto ieri a Roma alla presentazione della nuova edizione del programma –. Comincio a sentire imprenditori che dicono di accorgersi che ci sono troppi lavoratori nelle loro aziende. Non vorrei, quindi, che dallo smart working non rientrassimo tutti. Mi auguro che lentamente si torni alla normalità".

Studio rinnovato, con l’alta definizione, tornerà la satira di Osho e di Saverio Raimondo. Immancabili i sondaggisti Alessandra Ghisleri e Antonio Noto. In programma anche tre prime serate: una in occasione del voto su regionali e referendum, con una maratona in collaborazione con il Tg1, poi quella tradizionale per il Venerdì Santo e a gennaio una puntata speciale per festeggiare i 25 anni della trasmissione, che prese il via il 22 gennaio 1996 con ospite Romano Prodi.

Già definito il programma degli ospiti in vista delle elezioni: il 9 settembre la Meloni, il 10 Renzi, il 14 Tajani (a seguito dell’indisponibilità di Berlusconi) e la Bonino, il 15 Zingaretti e Calenda, il 16 Salvini e Roberto Speranza (non in rappresentanza di Leu che sarà assente dai programmi sul referendum per propria scelta), il 17 Di Maio. Niente pubblico, almeno per il momento.

"Non esiste Raiuno senza Vespa e Porta a Porta – ha poi sottolineato il direttore di Raiuno, Stefano Coletta –. Se voglio capire un argomento guardo Porta a Porta, non solo perché Vespa raccoglie tutti gli elementi necessari a farsi un’opinione, ma anche perché televisivamente è uno dei pochi che sa parlare a tutti". Sul possibile dualismo su Raiuno con Monica Maggioni, al timone di Sette storie in seconda serata ogni lunedì dalla fine del mese, Coletta spiega che sarà lui, di concerto con l’ad e il Tg1, a decidere chi condurrà eventuali prime serate in caso di eventi straordinari, "magari insieme". "Io sono un soldato", è la risposta di Vespa".

R.S.

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