
Valeria Golino a Cannes
Cannes, 20 maggio 2025 – Valeria Golino (59 anni) ha conosciuto Goliarda Sapienza quando aveva diciotto anni, e si stava affacciando al cinema. Girava Storia d’amore di Citto Maselli, che è stato il compagno della scrittrice per vent’anni. «Era una signora molto più grande di me, ma con una testa di ragazza. Era molto curiosa di me», ricorda Valeria Golino. Che, quarant’anni dopo, interpreta Goliarda Sapienza in Fuori di Mario Martone, unico film italiano in concorso per la Palma d’oro a Cannes. Lo scorso anno, Golino era a Cannes con la serie Sky «L’arte della gioia», tratto dal best seller postumo di Goliarda Sapienza. Oggi interpreta la scrittrice nella Roma agostana del 1980, quando scopre la complicità, la confidenza e anche l’attrazione con alcune ex detenute, con le quali aveva condiviso alcuni giorni nel carcere di Rebibbia, dove era finita per un furto di gioielli. «Gli ultimi sei anni di lavoro li ho trascorsi praticamente con lei», dice Valeria Golino: «ci siamo innamorate, fidanzate, sposate. Ora siamo una coppia di fatto, e spero che lei sia contenta di me. La sua scrittura mi ha sempre attirato e messo a disagio: disordinata, aggraziata, scabrosa. Credo che proprio nelle sue contraddizioni stia il mio specchiarmi in lei. Non era mai definitiva, cambiava idea, anarchica, ribelle. E tuttavia apparteneva al suo tempo, quello di una persona nata nel 1924». E allo stesso modo si è sentita lei, oggi, nel recitare con Matilda De Angelis e Elodie: «Io pensavo di essere libera ragazzaccia, ma loro sono diverse, più consapevoli, più libere. Io sono rimasta con i divieti in testa. Ammirando la loro giovinezza, mi sono sentita antica». Valeria Golino ha parlato anche del cinema italiano e dell’appello a sostenere l’industria del cinema. «Abbiamo il massimo rispetto delle istituzioni, chiediamo solo di essere ascoltati: non è un atteggiamento gradevole o sgradevole, ma normale confronto», ha detto. «Bisogna smettere di inquadrare tutto per gabbie politiche».