
Uovo di Pasqua: storia e simbolo
Insieme al tempo della primavera, delle fioriture e nuova stagione degli amori, Pasqua è la festa della rinascita e della luce che ritorna. Tra i suoi simboli più iconici l’uovo occupa un posto speciale: racchiude in sé la vita, la promessa del nuovo, la speranza che rompe il guscio dell’inverno.
Ma quando nasce l’usanza di preparare e donare uova di Pasqua? Le golose leccornie al cioccolato, oggi estremamente variegate, in realtà evocano un senso di sorpresa e un significato profondo che si perdono nella notte dei tempi.
Un simbolo molto più antico della Pasqua cristiana
L’uovo è un simbolo arcaico e trasversale a moltissime culture. Nelle antiche civiltà mediterranee, asiatiche e nordiche l’uovo era legato al concetto di vita che nasce dal nulla e al processo di creazione cosmica.
Come raccontano gli antichi miti, secondo alcune cosmogonie, il mondo nasce da un grande uovo: è così per gli Egizi, per gli Indiani vedici, per i Greci del culto orfico e per i Celti.
Nel cristianesimo l’uovo viene reinterpretato e diventa segno della resurrezione di Cristo: racchiude la vita e la possibilità del miracolo. È un corpo chiuso, ma pronto a schiudersi, come il sepolcro. Per i primi cristiani, rappresentava il passaggio dalla morte alla vita. Le uova venivano benedette durante la veglia pasquale o la mattina di Pasqua e donate come gesto augurale.
Il significato mistico: l’uovo come promessa di vita
Il valore dell’uovo non è solo materiale, bensì profondamente simbolico e spirituale. Nell’uovo si nasconde una promessa invisibile. È simbolo del potenziale, del cambiamento. La forma ovale richiama la perfezione e l’armonia dell’universo, mentre la sua fragilità suggerisce la delicatezza del momento in cui nasce qualcosa di nuovo.
Nella tradizione ortodossa, per esempio, le uova sono spesso colorate di rosso: simboleggiano il sangue di Cristo e la sua vittoria sulla morte. In molte liturgie orientali si rompono le uova a tavola, come gesto simbolico del sepolcro spezzato.
Dalle uova vere a quelle decorate
Nel Medioevo, le uova erano un alimento vietato durante la Quaresima, quindi venivano conservate e consumate proprio a Pasqua. Un dato che contribuisce a spiegare la loro presenza sulla tavola
A partire dal XIII secolo si diffonde l’usanza di decorare le uova. Ancora oggi in molti luoghi di tutta Europa si utilizzano colori naturali, ottenuti mettendo a bollire foglie e bucce. Inoltre si trovano uova dipinte con fiori, motivi geometrici e religiosi. In Europa orientale si tratta di un’arte diventata una vera e propria tradizione, come nel caso delle pysanky ucraine: bellissime uova dipinte decorate con una tecnica tramandata nei secoli.
Quando nasce l’uovo di cioccolato?
La trasformazione dell’uovo nel dolce pasquale di cioccolato che tutti conosciamo è una storia moderna che unisce ingegno e golosità. I primi esperimenti di uova al cioccolato compaiono in Francia e Germania tra il Seicento e il Settecento, quando il cioccolato inizia a essere lavorato in forme solide. Inizialmente riservate alle élite, erano forme piene e venivano realizzate con cioccolato fondente.
Fu nel XIX secolo, grazie ai progressi dell’industria dolciaria e alla possibilità di creare gusci cavi, che l’uovo di cioccolato si diffuse su larga scala. In Italia la tradizione dell’uovo di Pasqua di cioccolato si consolida nel Novecento, soprattutto nel secondo Dopoguerra, con la nascita di grandi marchi del cioccolato artigianale e industriale.
La sorpresa dentro: un trend tutto italiano?
L’usanza di inserire una sorpresa dentro l’uovo sembra avere radici antiche. Un esempio celebre è quello delle uova Fabergé: sofisticati gioielli creati in Russia a fine Ottocento per lo zar Alessandro III, contenenti preziose miniature.
Tuttavia, il formato moderno dell’uovo di cioccolato con un piccolo regalo all’interno diventa particolarmente popolare in Italia nel secondo dopoguerra.
Al successo dell’uovo con sorpresa contribuì la fantasia delle pasticcerie artigianali italiane che, negli anni '50 e '60, iniziarono a personalizzare le uova con piccoli doni, ingredienti locali e impasti particolari.
Un simbolo che unisce culture, religione e festa
Oggi l’uovo di Pasqua è un simbolo universale, capace di parlare a credenti e non credenti. È dono, sorpresa, rito da condividere. Ma è anche un gesto semplice che conserva un significato profondo: celebrare il mistero della vita che rinasce.
Che sia benedetto in chiesa, dipinto a mano o di cioccolato, avvolto nella carta colorata, porta il senso di allegria e vivacità connesse al senso profondo della Pasqua. In fondo, l’uovo pasquale continua a raccontare la stessa storia: dopo l’inverno, c’è sempre una primavera.