Venerdì 19 Aprile 2024

L'uomo produce più CO2 di tutti i vulcani della Terra messi insieme

Smentiti gli scettici del global warming, secondo cui la maggior parte dell'anidride carbonica proverrebbe dall'attività vulcanica

Eruzione del Tungurahua, in Ecuador

Eruzione del Tungurahua, in Ecuador

Quanta CO2 produciamo ogni anno? Secondo uno studio decennale condotto da un'equipe internazionale, le emissioni di anidride carbonica riconducibili alle attività umane superano di cento volte quelle di tutti i vulcani della Terra sommati insieme. L'indagine, che ha dato vita a una serie di articoli nell'ambito del Deep Carbon Observatory, un programma di ricerca avviato nel 2009, smentisce alcune teorie negazioniste del riscaldamento globale. "Gli scettici dei cambiamenti climatici additano davvero i vulcani come maggiori produttori di emissioni di CO2, ma semplicemente non è così", ha spiegato la vulcanologa di Cambridge Marie Edmonds in un'intervista ad AFP. I dati raccolti dagli scienziati indicano che la quantità di totale di anidride carbonica riversata nell'atmosfera dai vulcani del pianeta equivale a circa 0,3 gigatoni all'anno, un valore minuscolo se paragonato ai 37 gigatoni prodotti dall'umanità nel solo 2018. Edmonds ha sottolineato che in passato eventi catastrofici di origine naturale hanno soffocato la Terra con quantità gigantesche di gas serra. Si stima ad esempio che l'impatto con l'asteroide che in Messico ha dato vita al cratere di Chicxulub, circa 66 milioni di anni fa, abbia sprigionato tra i 425 e i 1400 gigatoni di CO2. Tuttavia, l'influsso della civiltà industriale sta ora pareggiando pericolosamente i conti. "La quantità di anidride carbonica pompata nell'atmosfera dall'uomo negli ultimi 10-12 anni è paragonabile ai cambiamenti catastrofici avvenuti in passato sulla Terra", ha puntualizzato la scienziata. L'aspetto tristemente ironico è che chi sostiene che il pianeta sia capace di leccarsi le proprie ferite in autonomia non ha del tutto torto. Semplicemente sottovaluta la gravità dei danni in corso: la natura, hanno concluso gli autori, "si riequilibrerà da sola, ma non su una scala temporale significativa per l'uomo".
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