Sabato 20 Aprile 2024

Un’altra Alba: "Che fatica far sparire la Parietti"

La conduttrice debutta come imitatrice nello show di Raiuno “Tale e quale“: "La sfida sarà tenere a bada la mia personalità"

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di Beatrice Bertuccioli

Inesauribile Parietti. Pensi che rimanga tranquilla e appagata su qualche poltrona tv a fare l’opinionista, e invece no, ti spiazza, con coraggio si rimette in gioco e, al suo già ricco e vario curriculum, aggiunge una nuova esperienza. Personaggio tra i più popolari ed esuberanti della tv, conduttrice, attrice, cantante e anche danzatrice nell’edizione 2017 di Ballando con le stelle, ora si lancia nelle imitazioni. Partecipa, infatti, alla 11ª edizione di Tale e quale show il programma condotto come sempre da Carlo Conti, dedicato quest’anno a Raffaella Carrà, in diretta in prima serata su Raiuno, 8 puntate, da domani.

Signora Parietti, sorprende un po’ trovarla a Tale e quale.

"Anni fa avevo detto a Carlo che mi avrebbe divertito partecipare. Poi quest’anno mi ha chiesto se mi andava di fare il provino, l’ho fatto e sono risultata, diciamo così, idonea. Prima di accettare ci ho pensato un giorno, perché l’impegno è notevole. Bisogna studiare ed entrare nei panni di un altro, che non è esattamente la mia specialità, avendo una personalità marcata che tende a imporsi, e questo sarà il mio limite da superare. È una grande sfida vedere se, a sessant’anni, riesco a “spariettizzarmi“, a uscire dal mio corpo e a entrare in quello di un’altra, a cominciare, nella prima puntata, in quello di Lorendana Bertè".

Perché lasciare la comoda poltrona da opinionista per affrontare un’impresa tanto impegnativa?

"Ho fatto questo mestiere per non annoiarmi e nel momento in cui, anche se in trasmissioni molto belle, finisco con il fare sempre le stesse cose, sento il bisogno di cambiare. Credo che la forza del mio personaggio sia stupire sempre un po’. Non voglio essere l’opinionista, punto e basta. Secondo me la cosa divertente è proprio fare qualcosa che non ho mai fatto, qualcosa che abbia il sapore della sfida".

Come imitatrice non si era mai proposta ma come cantante sì, soprattutto negli anni ’80.

"Sì, ho avuto una vita anche come cantante e ho fatto anche dei dischi".

Cantante, in seguito attrice anche in un alcuni film. Perché poi ha abbandonato queste strade?

"Non le ho abbandonate, semplicemente ho privilegiato quello che mi veniva offerto. Siccome non mi propongano tutti i giorni di fare la cantante, mentre tutti i giorni mi viene richiesto di fare l’opinionista, ho fatto l’opinionista. Ho avuto una carriera che mi ha permesso di variare e di divertirmi, di non annoiarmi mai, facendo la presentatrice, la ballerina, la cantante, l’attrice. Insomma, bene o male ho fatto un po’ tutto. E questa è la bellezza della mia carriera".

Dopo gli anni ’80 ha fatto ancora qualcosa come cantante?

"Un disco anche negli anni ’90, Cuore selvaggio, uno dei pezzi più messi nei locali gay".

Come mai?

"Perché piace, come i pezzi di Raffaella Carrà e di Marcella Bella".

Anche lei, dunque un’icona gay come la Carrà, che diceva di non sapere bene perché lo fosse diventata?

"Io, invece, lo so il perché. È perché sono una donna forte e libera".

Tra le sue tante carriere, ne manca una, da politica. Non le hanno mai proposto di candidarsi con qualche partito?

"Molte volte ma non mi interessa. La politica è un lavoro serio e lo lascio alle persone che dovrebbero essere serie. Ed è un lavoro che non mi permetterebbe di vivere le altre mie mille vite. Io ho bisogno di essere tante cose, ho un rapporto schizofrenico con l’esistenza, ho bisogno di rappresentarmi in tanti modi".

Delle tante cose fatte, di quale è più soddisfatta?

"Certamente il mestiere che conosco e che so fare meglio, da sempre, è la conduttrice, la tv in generale".

Da tempo, però, non conduce un programma suo.

"Gli ultimi che ho fatto sono andati molto bene. Nel 2006 Grimilde è stato uno dei programmi più visti di Italia Uno. E anche Alballoscuro (su La7, nel 2011) è andato benissimo. Il motivo per cui non me ne hanno più affidati, non devo essere io a dirlo. Non sono io che decido, io vengo chiamata. In fondo, è anche molto comodo così".

Con quale stato d’animo affronta questa nuova avventura?

"Con curiosità ed entusiasmo".

Timore dei giudizi degli “esaminatori“ Goggi, Panariello e Malgioglio (che ha preso il posto di Vincenzo Salemme)?

"Il mio timore è semmai quello di non riuscire a dare il massimo".

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