Una risata alleggerirà Anche il virus

Giovanni

Morandi

Volete ridere? Buttatevi sulle barzellette e sul Vernacoliere. Non risolvono ma aiutano. Lo sguaiato periodico labronico ha il solo difetto di essere pubblicato una volta al mese, essendo associabile ai servizi di utilità pubblica, come il 118, dovrebbe uscire h24. Se non comprendete il livornese non è un problema, vi guiderà l’intuito e, assicura chi ha provato il vaccino, basta poco per sentirsi bene. Unica avvertenza: astenersi i benpensanti. Oppure per combattere la depressione dobbiamo ricorrere ad un amico o al solito zio matto che ci racconti barzellette, che è un vaccino più testato degli ultimi annunciati. Per questo la barzelletta è schizzata in Borsa com’è successo per il farmaco della Pfizer. Sembrava in oblio, in picchiata e invece tutti improvvisamente a chiedere: "La sai l’ultima?". La legge del mercato. C’è voluta questa iattura per capire quanta importanza abbia ridere per vivere. Che sia con Pierino o con le mucche americane. Finita la stagione delle iniezioni di alcool denaturato, anche negli Usa hanno ripiegato sulle sane barzellette anticovid. Non faranno nulla ma almeno non ammazzano. Per gli amanti del classico non c’è che l’intramontabile Berlusconi.

Gli intellettuali ripiegheranno sui libri specializzati ma sono un po’ troppo ingenui. Ci vorrebbero i tempi quando a teatro c’erano Proietti, Bramieri e Dapporto, come le raccontavano loro non c’era nessuno. Achille Campanile ne scrisse perfino un trattato che in pratica era una barzelletta anche quella. Pieno di poesia il Pierino di Piero Chiara che è una sorta di diario della sua irrequieta fanciullezza di cui fu Pierino di nome e di fatto.

La sapete l’ultima? Alla sera leoni, al mattino tamponi. L’ha inventata Conte.

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