Con A Chiara presentato con successo alla Quinzaine Jonas Carpignano torna a girare a Gioia Tauro, chiude la trilogia di A Ciambra e Mediterranea, e dimostra d’essere il più maturo e inspirato autore della sua generazione. Come nei film precedenti la ’ndrangheta quale elemento naturale del tessuto economico, sociale e familiare è alla base del racconto incentrato sulla figura di un’adolescente (Swamy Rotolo) che, dopo la scomparsa dell’amato padre, scopre d’appartenere a una famiglia di normali operatori del crimine. Il muro del silenzio che si contrappone alle sue domande genera rabbia e dolore ma non è possibile rassegnarsi e continuare a vivere in un contesto che all’improvviso le appare estraneo. Serviranno anni per comprendere cosa le sta accadendo, e per capire cosa fare. Carpignano non giudica, mostra in uno stile che s’avvicina al documentario ma lo trasfigura in un racconto che colpisce e rimane sotto pelle.
Andrea Martini
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