Una nuova Alba alla conquista degli Usa

Scrittrice e partigiana, la de Céspedes lanciata sul mercato anglofono grazie al boom di Elena Ferrante. Marco Vichi la racconta

Una nuova Alba alla conquista degli Usa

Una nuova Alba alla conquista degli Usa

di Marco

Vichi

Il mio incontro con Alba de Céspedes (che prima o poi sarebbe comunque avvenuto) lo devo una storica del fascismo, che in televisione disse, più o meno: se volete sapere quali erano le donne che il regime disapprovava e avversava, leggete Nessuno torna indietro di Alba de Céspedes. Mi ricordai di aver comprato quel romanzo pochi mesi prima su una bancarella, attirato dal nome della scrittrice e dal titolo, ma poi era finito nella pila di libri in attesa di essere letti.

Padre cubano e madre italiana, Alba pubblica Nessuno torna indietro quando aveva 27 anni (dopo un esordio a 24 anni con un bellissimo libro di racconti, L’anima degli altri). Questo romanzo fu preso di mira dal fascismo proprio per come raccontava le donne. Lei venne chiamata per ben diciassette volte dall’ufficio censura del regime, che le chiedeva di cambiare o di cancellare alcune parti, ma lei rifiutò con decisione ogni modifica. Anche Arnoldo Mondadori in persona difese il libro, riuscendo a non farlo sequestrare.

Nessuno torna indietro fu un enorme successo non solo in Italia, con decine di traduzioni in ogni parte del mondo. Quando cominciai a leggerlo, già dopo poche pagine avvertii una sorta di “comune sentire”. Dopo la guerra Alba ha pubblicato altri libri, e forse il suo romanzo più importante è Dalla parte di lei, che raggiunse le settanta traduzioni. Oltre all’altissima qualità della sua scrittura, alla leggerezza con cui riesce a penetrare i recessi più profondi dell’animo umano fino alla tragedia, in diversi suoi romanzi la de Céspedes ha raccontato come il contrasto fra generazioni esploso poi nel Sessantotto, sia germogliato subito dopo la guerra. Lei ha avvertito quella insanabile tensione storica e ha sentito desiderio di raccontarla. I suoi romanzi sono stati adattati dal cinema a dalla televisione, con grandi registi e attori assai importanti.

Poi lentamente, dopo il suo trasferimento a Parigi, ecco che Alba viene spinta in un angolo, verso il romanzo rosa o la narrativa per donne, uscendo dal catalogo e diventando uno dei tanti “pezzi” di letteratura che l’editoria italiana ha perso per strada. Da diversi anni il commissario Bordelli legge la de Céspedes con grande passione, e come conseguenza molti lettori andavano in libreria a chiedere i suoi romanzi, sentendosi rispondere che era appunto fuori catalogo, e in quel periodo sono andate anche quasi esauriti le scorte dell’usato. Fino a che Mondadori ha finalmente capito che una grande scrittrice come lei doveva essere riportata in libreria, e il successo è stato grande e fulmineo.

Adesso tutti ne parlano, escono di continuo articoli su di lei, anche all’estero, suscitando in me un po’ di benevola gelosia… che però supero immediatamente con la soddisfazione di vedere una nuova alba per questa grande scrittrice nata con un sorprendente “istinto narrativo”, una delle più importanti penne del Novecento italiano.

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