Giovedì 25 Aprile 2024

Una multa non ferma l’arte

Giovanni

Morandi

o sono un artista!", ha reagito risentito al vigile che lo aveva preso per un vandalo. Se un artista è costretto a spiegare che la sua è un’opera creativa e non uno scarabocchio, delle due l’una, o lui ha sbagliato mestiere o chi lo giudica non è all’altezza. Oppure, ultima opzione, l’incompreso è uno street artist e qui le cose si complicano perché si sa che anche i più affermati rappresentanti del genere soffrono di molti pregiudizi. L’ultimo caso. L’artista francese Clet Abraham è stato multato dai vigili urbani di Firenze per aver ritoccato un cartello stradale di divieto di accesso, dove lui ha aggiunto, con una decalcomania, un omino stramazzato su un bancone di bar dopo aver evidentemente ecceduto nel bere. La caratteristica di Clet è di animare le fredde linee geometriche dei cartelli stradali, facendole diventare storie o situazioni poco intrusive e molto ironiche e divertenti. Al punto che conservano il loro messaggio di cartelli stradali ma con l’aggiunta di una garbata ironia e di un sorriso. Finirà mai il contenzioso tra lui e i vigili urbani di mezza Europa, visto che i suoi cartelli compaiono oltre che in molte città italiane, anche a Parigi, Londra, Berlino e Bruxelles? Queste multe sono meritate punizioni contro atti di vandalismo o non sono piuttosto provvedimenti eccessivi contro le incursioni sempre gentili di Clet che oltretutto è ben quotato sui mercati dell’arte? Prezzo del cartello multato non meno di tremila euro. Forse un minor zelo non guasterebbe e se questo fosse chiedere troppo, allora ci rassegneremo all’idea che non sarà una multa a fermare la fantasia. Piuttosto ad accenderla.

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