Giovedì 25 Aprile 2024

Una giornata particolare di Sophia a Firenze "Quanti onori, non sono abituata a queste cose"

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Quello di Sophia Loren è un mito che non invecchia, non solo per i suoi splendidi 86 anni, anche per il grande affetto che l’accompagna ovunque vada. Ieri Firenze ha consegnato "all’ambasciatrice della cultura italiana nel mondo", le Chiavi della città e lei ricevendole è riuscita a dire: "Non sono abituata a queste cose..". Cose da diva. La cerimonia nel cortile di Michelozzo all’interno di Palazzo Vecchio era blindata, ma fuori c’erano decine e decine di persone ad aspettarla. Per farle un video con lo smartphone, poterle recapitare biglietti e foto da autografare. Come se il tempo per lei si fosse, davvero, fermato.

Del resto Sophia Loren è stata nuovamente premiata come attrice meno di un mese fa ai David di Donatello per la sua interpretazione in La vita davanti a sé diretto dal figlio Edoardo Ponti (Netflix).

La Loren ieri era a Firenze anche per partecipare all’inaugurazione ufficiale del ristorante che porta il suo nome, “Sophia Loren - Original Italian Food”. Il primo di una catena che aprirà locali in tutto il mondo. E qui è stata accolta dall’imprenditore Luciano Cimmino, il patron di Carpisa e Yamamay, fondatore della catena di ristoranti e pizzerie intitolati all’attrice, fra l’entusiasmo dei fan. "Ti aspettiamo a Napoli", le hanno detto alcuni, provenienti dalla Campania, ma nella folla (poco distanziata a dire la verità, anche se tutti indossavano la mascherina) c’erano anche molti fiorentini e un certo numero di turisti stranieri incuriositi. "Mi piace vedere tanta gente che mi vuole bene. Sono veramente contenta – ha detto Sophia – non vedo l’ora di dire ai miei figli di questo mio viaggio a Firenze, perché non vedo l’ora di dire loro che mi piacerebbe che venissero con me a fare una bellissima vacanza qui, in questa città, perché è veramente meravigliosa".

"Abbiamo ammirazione e gratitudine per Sophia Loren – ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella che a Palazzo Vecchio le ha dedicato anche una serenata con una sua versione al violino di ’O sole mio – perché è davvero un’icona del cinema, della cultura, del nostro Paese". Lei ha gradito l’omaggio musicale: "Non ha sbagliato neanche una nota".

Paola Fichera

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