Caterina Murino è la madrina di Venezia 80, la Mostra del cinema di Venezia. Aprirà il festival nella serata di mercoledì 30 agosto 2023, sul palco della Sala Grande del Palazzo del Cinema al Lido in occasione della cerimonia di inaugurazione, e guiderà la cerimonia di chiusura sabato 9 settembre, in occasione della quale saranno annunciati i Leoni e gli altri premi ufficiali.
Nata a Cagliari, con una carriera da subito internazionale è diventata nel 2006 famosa in tutto il mondo come nuova Bond Girl al fianco di Daniel Craig, nel ruolo di Solange in Casinò Royale. A giorni comincerà le riprese del film The Opera! per la regia di Davide Livermore (che già nel 2020 l’aveva scelta per interpretare Triboulet di Le Roi s’amuse di Victor Hugo per la prima alla Scala di A Riveder le Stelle.
"Ho sempre avuto Venezia nel cuore. Tutte le città sono uniche al mondo, ma nessuna può eguagliare la sua maestosa bellezza. Essere la madrina dell’ottantesima edizione della Mostra del Cinema è un immenso onore e una grande responsabilità e mi impegnerò con tutta me stessa per esserne all’altezza – ha detto Murino – Ringrazio di cuore Alberto Barbera e la Biennale di Venezia per questo prezioso regalo. In tutti questi anni ho cercato di rappresentare l’Italia nel mondo. Ora ritorno finalmente a casa sul palco più internazionale e prestigioso che la cultura italiana possiede".
Nei giorni scorsi la Mostra del cinema ha annunciato i presidenti delle giurie: il regista statunitense Damien Chazelle per il concorso che assegnerà il Leone d’Oro, la cineasta francese Alice Diop e il nostro Jonas Carpignano rispettivamente per il Premio Venezia Opera Prima Luigi De Laurentiis e la sezione Orizzonti.
Caterina Murino, dopo gli studi di recitazione nel laboratorio teatrale della Scuola di Cinema e Teatro di Francesca De Sapio, ha debuttato nel 2002 con Dino Risi nella fiction tv Le ragazze di Miss Italia e sul grande schermo con il primo film dello scrittore cileno Luis Sepulveda, Nowhere. In anni più recenti è stata Benedetta nel film Se son rose di Leonardo Pieraccioni nel 2018; per Netflix è nel film di Roberto Capucci Mio fratello mia sorella (2021); nel 2022 in Veneciafrenia di Alex de la Iglesia .