
La minuta comunità di Pontarno era sempre rimasta unita, almeno fino a quando il mio amico milionario non maturò la pessima idea di voler fare del bene. Orrida tentazione quella di voler aiutare il prossimo senza pretendere nulla in cambio. Forse a vent’anni la si può considerare una scelta giusta e perfino etica, in qualche misura, ma quando la barba si avvia a screziare il volto con chiazze bianche la perniciosa illusione deve essere debellata già da un pezzo, altrimenti sono guai. Alla luce di queste banali, eppure razionali argomentazioni, alzai il dito, in perenne monito alla sentenza che stavo per enunciare: "Arresta immediatamente la commedia che hai avviato, vecchio mio. Qualcuno si farà del male". Ebbene, se mi avesse prestato ascolto non sarebbe accaduto nulla di quanto poi è successo.
Ad ogni modo l’intera vicenda fu scatenata da una frase pronunciata dalla nostra noiosissima domestica. D’un tratto la Lagna, al secolo Tina Tristanti, si era rivolta al padrone di casa con voce tremante, un tono da schiaffi sordi: "Signore, mi perdoni. Posso recarmi a casa con qualche minuto di anticipo rispetto all’orario consueto di uscita?". Candido accennò un sorriso di benevolenza. Ma la molesta donna di servizio si sentì in dovere di spiegare le ragioni dell’inconsueta richiesta. "Purtroppo devo recarmi da mia madre che è molto malata. Mio fratello ha il turno di notte in fabbrica, quindi è necessario che gli dia il cambio. Soltanto per stasera. Le arreca disturbo?". Candido si mostrò inaspettatamente interessato alla tragica vicenda: "Lei è da ammirare, signora…". La colf si sentì aggredita. (...). Lui continuò con sincerità (...): "No, no. Lei, signora, è da ammirare. Vada da sua madre e le porti i miei sinceri saluti. Vi sono tante persone buone come lei a Pontarno?". La donna recuperò un inusuale coraggio. Anzi, un eccentrico lampo le percorse gli occhi: "Molte più di quanto possa ritenere, signore. Le persone del paese sono fantastiche". Un’ombra di sospetto offuscò il volto del mio amico (...). Se ne uscì allora con una domanda dal tono puntiglioso: "Intendo, badate bene a cosa rispondete, vi sono davvero tante persone a Pontarno che, senza alcun secondo fine, operano del bene agli altri?". La domestica si attese alla gravità della questione e cambiò registro, come se si trovasse a rispondere a una corte marziale: "Sì, molte".
Candido si voltò di nuovo verso la colf: "Allora, signora, le posso chiedere una cortesia? Può portare un mio annuncio all’intera comunità? Può dire che Candido, nuovo cittadino di Pontarno, sarebbe onorato di premiare, fra tre giorni, precisamente alla mezzanotte del trentuno dicembre, nel piazzale della villa, la persona più buona del paese? Il premio consisterà in un assegno da venti milioni di euro. Il paese presenterà il proprio candidato unitario e io donerò a questo essere meritevole la cifra pattuita. Crede di poter diffondere questo messaggio?".
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