Mercoledì 24 Aprile 2024

Twitter perde il 40% e vende all’asta anche la statua dell’uccellino

Il social network di Musk ha fatto registrare un calo importante dei ricavi pubblicitari nell’ultimo trimestre e ha messo in vendita numerosi oggetti della sede di San Francisco

La sede del social network a San Francisco

La sede del social network a San Francisco

Da quando Elon Musk ha preso il controllo di Twitter nello scorso ottobre sarebbero circa 500 gli inserzionisti pubblicitari che avrebbero messo in pausa i loro post sponsorizzati sulla piattaforma, causando al social network una compressione delle entrate del 40%. A riferirlo, citando alcuni report, è il Guardian che aggiunge anche siano proprio i cambiamenti richiesti dal nuovo proprietario a causare la contrazione della pubblicità. Intanto la sede di San Francisco avrebbe perso la statua dell’uccellino, simbolo del social network: è stata venduta all’asta insieme ad altri oggetti.

Con Elon Musk impegnato su Twitter, a SpaceX si lavora meglio Twitter dovrà pagare 13 miliardi di dollari entro la fine del mese Non solo la crisi delle entrate pubblicitarie che ha fatto segnare un crollo rispetto agli stessi giorni dello scorso anno, Twitter – spiega sempre il Guardian citando il Financial Times – dovrà effettuare pagamenti per circa 13 miliardi di dollari entro fine mese. Una cifra importante tanto che Musk sta valutando la vendita delle sue azioni Tesla per trovare i fondi necessari e non rischiare una crisi che potrebbe portare anche al fallimento del social network. In vendita all’asta l’uccellino della sede di San Francisco Non servirà sicuramente a ripianare i debiti di Twitter ma la notizia, riportata anche dalla Bbc, che la piattaforma social avrebbe messo all’asta alcuni cimeli della sua sede storica di San Francisco è quantomeno singolare. Il pezzo migliore andato via durante l’asta è la statua dell’uccellino, simbolo del social, venduto per una cifra vicina ai 100.000 dollari. Tra gli altri oggetti messi in vendita anche una fioriera a forma di chiocciola, venduta a 15.500 dollari e un cartello al neon con la scritta Twitter, battuto all’asta per 40.000 dollari. In vendita anche oggetti di uso comune e senza un preciso valore simbolico come una macchina del caffè con fantasia La Marzocco, venduta a circa 13.500 dollari, un tavolo da conferenze in legno di recupero, battuto all’asta a quasi 10.500 dollari e una sedia Eames, venduta a 1.400 dollari. Comunque vada la vendita molto probabilmente Musk dovrà rivolgersi altrove per trovare i fondi necessari per ripianare i debiti di Twitter.

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