Venerdì 19 Aprile 2024

TURISMO BOOM IN CANTINA E TRA I VIGNETI

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Passata, o quasi, la bufera del virus, dissolti le brume e il gelo invernale, il turismo del vino guarda con fiducia alla stagione primaverile alle porte. I numeri del settore sono in stabile crescita, ora per le aziende si tratta di rimettersi in gioco dopo la crisi da virus. "L’enoturismo rappresenta una componente importante dell’offerta turistica nazionale. Secondo gli ultimi dati, la propensione dei viaggiatori a visitare più cantine è aumentata del 17%". Sono le parole pronunciate qualche mese fa dal ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, alla quinta edizione della Conferenza mondiale del turismo enologico a Reguengos de Monsaraz, in Portogallo, organizzata dall’Unwto.

Il ministro ha preso simbolicamente il testimone della manifestazione, in vista della prossima edizione che si terrà ad Alba quest’anno.L’enoturismo però non è fatto solo di vino. Ormai quasi tutte le aziende si sono sintonizzate per far sì che attraverso questo settore si raccontino anche i volti, le storie, le esperienze del territorio, i luoghi discreti, ma affascinanti che stanno intorno ai vigneti. C’è una signora che se ne intende, Donatella Cinelli Colombini, presidente dell’Associazione Donne del vino e titolare di una grande azienda che produce Brunello di Montalcino a Trequanda di Siena.

"Viaggiare alla scoperta del vino e dei suoi territori da tempo rappresenta un segmento in costante crescita dell’incoming turistico. Rispetto al 2019, quando nessuno conosceva ancora il Covid – dice Donatella Cinelli colombini – le esigenze sono cambiate e oggi l’enoturista è un cacciatore di emozioni che vuole immergersi in una campagna senza pesticidi, coltivata da chi è appassionato, tradizionalista, ma anche disposto a condividere". La signora del Brunello, che ha inventato la giornata Cantine Aperte e insegna wine hospitality nei master, ha chiara dinanzi a sè la fotografia del turista vinaiolo. "Ci sono quelli solo incuriositi, i veri appassionati e i Brunello lovers, ci sono gli incontentabili desiderosi di esclusività straordinarie, ma c’è anche ci vuole trascorrere il suo tempo libero imparando in modo giocoso".

Trasformando in pratica la teoria dei suoi manuali sull’accoglienza turistica, Donatella Cinelli Colombini ha progettato per i visitatori delle sue cantine Casato Prime Donne a Montalcino nel cuore del Brunello e Fattoria del Colle a Trequanda tra Chianti e Orcia Doc, otto esperienze diverse. Tutti abiti su misura per questo tipo di vacanza. Molte delle degustazioni sono accompagnate da piccoli assaggi di ’cacio’ pecorino, olio extravergine di fattoria e pane toscano sciapo cioè senza sale.

Chi vuole mettersi alla prova può partecipare al ’Piccolo Enologo’, una winemaker experience che assomiglia a un gioco ma insegna il bilanciamento fra le componenti del vino e permette ai partecipanti di creare il proprio Supertuscan. Infine, fra le altre cose, provare per credere: una masterclass per gli amanti del Sangiovese e del Brunello con due ore di lezione e due di visita tecnica sul re dei vitigni toscani con assaggio incluso. I numeri dell’enoturismo quest’anno sono stimati in crescita Le presenze medie di visitatori si aggirano sui 15 milioni all’anno e il valore economico della filiera supera i 2,65 miliardi di euro.

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