Tumori e prevenzione "Fare i controlli può salvare la vita"

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di Lorella Bolelli

Chi soffre di un’atavica paura del medico, chi rimanda i controlli pensando che tanto per una visita c’è sempre tempo, chi non aderisce agli screening magari per pigrizia o perchè è in condizioni di salute tali da non far destare alcun sospetto. ’Nudi per la vita’, il docu-reality in quattro episodi che Rai 2 manderà in onda in prima serata 12, 13, 19 e 20 settembre, ha individuato proprio questo spettatore-tipo come target della trasmissione che Mara Maionchi affiancata dal coreografo Marcello Sacchetta condurrà per sensibilizzare alla prevenzione dei tumori, quella che ha salvato anche lei quando, poco più che settantenne, ebbe la nefasta diagnosi di cancro al seno dopo uno dei tanti controlli di routine.

Com’è stata coinvolta in quest’avventura?

"L’idea è partita da Blue Yazmine e dal direttore di Rai 1 Stefano Coletta che mi hanno contattata per affidarmi questo format internazionale, di grande successo anche in Australia e Francia. Mi sono sentita onorata, perché io sono tipo da apparizione estemporanea, improvviso e non ho dimestichezza con i copioni: ne ho paura anche per mancanza di memoria. Invece mi hanno tranquillizzata dicendomi che era proprio necessaria una come me per rendere il programma meno convenzionale. Il cast, invece (sei uomini e sei donne: Corinne Clery, Alessandra Mussolini, Elisabetta Gregoraci, Maddalena Corvaglia, Valeria Graci, Brenda Lodigiani) è stato scelto sulla base della voglia dei singoli di raccontarsi. E’ un gesto semplice ma anche molto complesso. Confesso che io avrei fatto una gran fatica e invece tutti si sono messi a disposizione del coregrafo per la messa in scena di una performance alla ’Full Monty’ per gli uomini e di una sorta di ’Moulin Rouge’ per le donne. Cito la Clery e Remigi come esempi di energia vitale".

Quanto ha inciso la sua vicenda privata nella partecipazione al programma?

"E’ stata utile per stabilire i toni giusti tra divertimento e momenti seri e il racconto fatto da me è risultato senz’altro credibile. Io ho sempre fatto le visite e per questo mi sono accorta di un tumore bilaterale che meno di un anno prima non c’era. Con questo non voglio fare prediche ma sono l’esempio vivente che si può salvare la pelle. Quando faccio il controllo annuale, prenoto già quello successivo e se lo sposto, contestualmente lo riprogrammo. Perché controllarsi è una responsabilità verso di sé e verso chi ci ama".

Che tipo di anziana è?

"Intanto sono vecchia ma non anziana. L’età è uno stato (Mara ha 81 anni, n.d.r.), l’anzianità si riferisce a una certa mentalità che non è la mia. Ciò premesso, mi curo, faccio controlli, ginnastica, massaggi al viso e al corpo perché evito la chirurgia plastica anche se non giudico chi vi ricorre. Con grave disappunto di mia figlia, non dico però di no a un dolcetto. Poi c’è il lavoro: mi tiene attiva e forse è il segreto della mia vitalità".

Di recente si è confrontata on the road per “Quelle brave ragazze“ con altre due âgées della scena italiana: Sandra Milo e Orietta Berti. Che rapporto avete instaurato tra voi?

"Un’amicizia basata sulle cose che ci accomunano, ovvero la voglia di lavorare, ma anche sulle tante nostre diversità. Da Sandra, per esempio, ho reimparato la bellezza dello sguardo disincantanto. Nutro affetto e stima per entrambe, sono donne straordinarie".

Mara Maionchi è sempre stata quella che abbiamo conosciuto tramite la tv?

"Uguale, anzi forse mi arrabbiavo pure di più. Adesso scatto meno... Per il resto sono sempre la stessa testa di cavolo".

A quale offerta di lavoro non direbbe no per niente al mondo?

"Alla direzione artistica di Sanremo. Mi piace sognare in grande".

Qual è la sua giornata-tipo?

"Dormire è uno dei piaceri della vita, quindi mi alzo con calma. E approfitto dei sonnellini anche durante la giornata, una panacea per ricaricarmi. Poi se devo lavorare aspetto la truccatrice oppure vado io sul set. Leggo romanzi storici e biografie e gioco a burraco se sono in vacanza al Forte. Sennò è il lavoro a tenermi fresca".

Un consiglio di salute ai suoi coetanei?

"Stare con i giovani cercando di capirli e senza giudicarli è un balsamo".

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