Venerdì 19 Aprile 2024

Trovato in Georgia il vino più vecchio al mondo: ha 8000 anni

Indagini archeologiche hanno consentito di identificare il vino più antico mai realizzato dall'uomo: si trova in Georgia e ovviamente non si può bere

Foto: Veresovich/iStock

Foto: Veresovich/iStock

Si alzino i calici per brindare alla Georgia, nuova patria del buon bere! Una recente indagine archeologica ha infatti rinvenuto anfore con residui di vino che risalgono a 8000 anni fa: una scoperta che consente allo Stato sulle rive del Mar Nero di rubare il primato all'Iran. UN VINO VECCHIO DI 8000 ANNI “Se vogliamo parlare di invecchiamento del vino, abbiamo identificato un vintage di ottomila anni”, ha commentato divertito l'archeologo Patrick McGovern dell'Università della Pennsylvania, coordinatore del team di ricerca che ha analizzato le anfore ritrovate in due siti archeologici che risalgono al Neolitico e che si trovano nella Georgia meridionale. Ovviamente, il vino non si può bere e di fatto non c'è abbastanza liquido da riempire un bicchiere: gli scienziati hanno utilizzato le tecnologie più avanzate per analizzare i residui contenuti nelle anfore, identificarli come vino e datarli attorno all'anno 6000-5800 a.C. Lo studio coordinato dall'archeologo Patrick McGovern è stato pubblicato su Proceedings of the National Academy of Science. LA GEORGIA RUBA IL PRIMATO DELL'IRAN Il fatto che in Georgia siano state trovate testimonianze della produzione di vino risalenti a circa ottomila anni fa significa che l'Iran non può più vantarsi di essere il paese con il ritrovamento archeologico più antico: i residui trovati a metà anni Novanta sono infatti più giovani di circa 600-1000 anni. PERCHÉ IL VINO È IMPORTANTE? I ricercatori concordano nel ritenere che il vino fosse il fulcro dei culti religiosi, della farmacia, delle cucine e delle economie delle società dell'antico Vicino Oriente e che dunque sia un importante elemento per analizzarne lo sviluppo. Infatti, per quanto le tecniche di viticoltura fossero differenti da quelle attuali, erano comunque necessarie conoscenze approfondite intorno all'addomesticamento delle colture, alla selezione delle piante più adatte, ai processi di fermentazione e di conservazione. Il ritrovamento delle anfore in Georgia rappresenta dunque un valido indicatore di quanto fosse avanzata la società neolitica di quei luoghi. Leggi anche: - Risolto il mistero della morte di Chopin - A Margaret Atwood il Premio Chandler 2017 - Il nuovo Pokémon Go? Con Harry Potter

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