Giovedì 25 Aprile 2024

Troppa grazia, il film sulla Madonna che porta consiglio

Premiato a Cannes come migliore film europeo, diretto da Gianni Zanasi e con protagonisti Alba Rohrwacher, Elio Germano e Giuseppe Battiston. Esce il 22 novembre

Foto: Pupkin Production/IBC Movie/Rai Cinema

Foto: Pupkin Production/IBC Movie/Rai Cinema

Se oggi comparisse la Madonna, la riconosceremmo? E costruiremmo davvero una chiesa là dove ci ha detto di farlo? Sono le domande alle quali cerca di rispondere la commedia 'Troppa grazia', il nuovo film del regista e sceneggiatore Gianni Zanasi, con Alba Rohrwacher, Elio Germano e Giuseppe Battiston protagonisti. Esce nelle sale cinematografiche italiane giovedì 22 novembre e questo è tutto ciò che possiamo anticipare senza fare spoiler (a parte quelli già compresi nel trailer). TROPPA GRAZIA, UN FILM PREMIATO Presentato in anteprima durante il Festival di Cannes 2018, all'interno della sezione Quinzaine des réalisateurs, 'Troppa grazia' ha ricevuto il premio come migliore lungometraggio europeo. Una bella conferma per Zanasi, emiliano d'origine e già assurto agli onori della cronaca grazie al film 'Non pensarci' (2007). TROPPA GRAZIA, LA TRAMA E IL CAST La storia è quella di una geometra di nome Lucia (interpretata da Alba Rohrwacher): ha una figlia che cresce da sola, una situazione economica precaria e un ex compagno poco affidabile (Elio Germano). Approfittando di questa situazione, il sindaco del suo paese (Giuseppe Battiston) le affida i rilevamenti catastali in vista di un progetto di speculazione edilizia e le suggerisce di chiudere un occhio su eventuali problemi riscontrati. Solo che uno di questi "problemi" è la comparsa della Madonna (Hadas Yaron), che le chiede di costruire una chiesa e non invece un'ambiziosa opera architettonica. IL TRAILER NON È UN FILM A TEMA RELIGIOSO Nonostante la presenza della Madonna, Gianni Zanasi ci tiene a sottolineare che 'Troppa grazia' non è un film religioso, perché "non è un film sulla capacità di credere in Dio oppure no. Ma è sulla capacità di credere ancora, nonostante il nostro non essere più bambini. Di sentire, di immaginare. La Madonna del film non è quella del racconto religioso, ma la "Madonna di Lucia", semplicemente. L'espressione schizofrenica di quella capacità di credere che è propria dell’infanzia, che Lucia ha soffocato per tanto tempo e che torna da lei giustamente molto arrabbiata. per impedirle di disfarsi completamente della sua parte vivente". Insomma, da una parte il confuso e spesso banale vivere giorno per giorno, con tutti i compromessi e le menzogne che lo accompagnano, dall'altra l'idea di una verità potente e di una nettezza che non conosce sfumature di sorta. IL PARERE DI CHI L'HA VISTO 'Troppa grazia' era molto difficile da fare, perché non era affatto semplice trovare il giusto tono e la giusta misura per raccontare una storia di questo tipo. Il regista/sceneggiatore Gianni Zanasi e la protagonista Alba Rohrwacher compiono tutte le mosse giuste, ma da un certo momento in avanti sembrano girare un po' a vuoto, compromettendo in particolare il finale. Ne risulta un film che si perde un po' via, pur mantenendo alcuni aspetti più che positivi. Leggi anche: - Dumbo, il film triste di Tim Burton - Serie TV e documentari sul calcio: ecco i migliori - Roma, il film di Alfonso Cuaron che esce su Netflix e in sala
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