Jean Louis Trintignant è morto: la vita, i film e la tragedia della figlia Marie

Aveva 91 anni. Figura chiave del cinema e del teatro francese

Jean Louis Trintignant e Vittorio Gasmann ne Il Sorpasso

Jean Louis Trintignant e Vittorio Gasmann ne Il Sorpasso

Roma, 17 giugno 2022 - Lutto nel mondo del cinema. È morto a 91 anni l'attore Jean-Louis Trintignant, figura chiave del cinema e del teatro francese. Lo rende noto la sua famiglia. Trintignant si assicurò la fama internazionale nel 1966 interpretando il ruolo di un pilota nel film di Claude Leolouch Un uomo, una donna (1966). L'attore era nella realtà il nipote di Jean-Louis Trintignant, pilota morto in un incidente nel 1933 mentre si allenava sul circuito di Péronne, in Piccardia. Pure suo zio, Maurice Trintignant, era un pilota e aveva addirittura corso in Formula Uno. Il personaggio icona di Trintignant resta comunque quello de 'Il sorpasso' di Dino Risi del 1962, quando interpretò il timido studente Roberto Mariani a fianco di Vittorio Gassman

Per quanto riguarda la vita privata, l'attore è tristemente famoso per aver perso la figlia Pauline a 10 mesi, per la sindrome delle cosiddette morti bianche. Tragica la circostanza in cui morì l'altra figlia di Trintignant, Marie, che aveva recitato al suo fianco in alcuni film. Era il 2003, l'attrice perse la vita a seguito delle percosse inflittele dal compagno, il cantante dei Noir Désir Bertrand Cantant. Trintignant non è mai riuscito a superare la sua morte.

La carriera

Durante più di settant'anni di carriera, Trintignant è apparso in oltre 160 film. Tutto ebbe inizio quando negli anni Cinquanta iniziò a studiare teatro, prima di imporsi nel film di Roger Vadim 'E Dio creò la donna' (1955), al fianco di Brigitte Bardot. Nel 1962 recitò nel capolavoro 'Il sorpasso', ma il vero successo internazionale arrivò con il film 'Un uomo, una donna' (1966) di Claude Lelouch. Attore di vasta fortuna sia in Francia sia in Italia, con una sua riconoscibile cifra stilistica, fatta di essenzialità espressiva e concentrazione silenziosa, ha prevalentemente interpretato personaggi tormentati da conflitti interiori, inibizioni, timidezze e fragilità nascoste. Recitò successivamente in film come 'Il conformista' (1970) di Bernardo Bertolucci e il thriller politico 'Z - L'orgia del potere' (1969), che gli fece vincere il premio per il miglior attore al Festival di Cannes nel 1969. Durante gli anni Settanta, Trintignant recitò in numerosi film di successo, tra i quali sono da ricordare 'La donna della domenica' (1975) di Luigi Comencini, e 'Il deserto dei tartari' (1976) di Valerio Zurlini. Nel 1983 fu protagonista dell'ultima pellicola di François Truffaut, 'Finalmente domenica!', accanto a Fanny Ardant. Tra la fine degli anni Ottanta e gli inizi degli anni Novanta, Trintignant diradò la sua attività per problemi di salute conseguenti a un incidente stradale. Il suo ruolo nell'ultimo film di Krzysztof Kieslowski, 'Tre colori - Film rosso' (1994) gli valse una nomination come miglior attore ai Premi César. Nel 2012 è stato protagonista accanto a Emmanuelle Riva del film drammatico 'Amour', diretto da Michael Haneke. Nel 2019 recita di nuovo con Anouk Aimée nel terzo capitolo della saga 'Un uomo, una donna', 'I migliori anni della nostra vita' sempre diretto da Claude Lelouch.

La malattia

Nel 2017 a Trintignant è stato diagnosticato un tumore alla prostata, ma nonostante questo l'attore aveva intenzione di continuare a recitare. Un anno dopo, però, è stato costretto a ritirarsi definitivamente dalle scene, perché non era più in grado di muoversi da solo. "Le cinéma, c'est fini", ovvero "il cinema per me è finito", così ha annunciato il suo ritiro in una celebre intervista al Nice Matin. In merito alla malattia, ha detto: "Sono 15 anni che sono morto - riferendosi alla perdita di sua figlia, Marie -. Non combatto più. Non faccio nemmeno la chemio".

Jean Louis Trintignant con Cathrine Spaak (Archivio)