Trieste, passeggiate sui set. Fiction e film che svelano la città

La Casa del Cinema di Trieste propone fino a gennaio 2019 un modo insolito per scoprire il capoluogo friulano

Set in Porto Vecchio (Esterno/Giorno)

Set in Porto Vecchio (Esterno/Giorno)

Trieste, 15 novembre 2018 - “Perfetta, surreale, onirica”. Così Gabriele Salvatores racconta Trieste, scelta dal regista premio Oscar come set dei suoi due ultimi film, 'Il ragazzo invisibile', e il sequel, 'Il ragazzo invisibile – Seconda generazione'. Per rendere credibili le avventure del protagonista – un ragazzino supereroe tutto italiano – Salvatores spiega la necessità di una città non ordinaria, sospesa tra terra e mare, con scorci sorprendenti dietro ogni angolo. Gli stessi scorci che il turista frettoloso tende a tralasciare, per noncuranza o pigrizia, ammaliato dagli spazi ben più imponenti di Piazza Unità d’Italia o del Canal Grande.

E così, forte dell’esperienza delle edizioni precedenti, la Casa del Cinema di Trieste - attraverso gli itinerari cinematografici di Esterno/Giorno - propone anche quest’anno un modo curioso e divertente per scoprire il capoluogo friulano con passeggiate sui set realizzati in città, e non solo. Attualmente, infatti, sono ben quattro i set presenti su tutto il territorio del Friuli Venezia Giulia: 'La Porta Rossa' (popolarissima fiction di Rai2), 'Il silenzio dell’acqua' (nuova fiction Mediaset che uscirà la prossima primavera con Ambra Angiolini e Giorgio Pasotti), 'Volevo fare la rockstar' (di Matteo Oleotto con Valentina Bellè e Giuseppe Battiston), e 'Se ti abbraccio non avere paura', l’ultima impresa di Salvatores che uscirà nel 2019.

I visitatori – italiani o stranieri – che scelgono di partecipare alle passeggiate di Esterno/Giorno (www.casadelcinemaditrieste.it ) vengono guidati sul set di famose produzioni del piccolo e grande schermo da un critico cinematografico, tra aneddoti curiosi e il dietro le quinte. Il ciclo di quest’anno, che si concluderà a gennaio 2019, prevede passeggiate legate a 'La Porta Rossa', 'Il Confine' (miniserie trasmessa da Rai1), 'Il ragazzo invisibile', e a film in lavorazione come 'Paradise' di Davide del Degan e 'Menocchio' di Alberto Fasulo. Ma le passeggiate si snodano anche intorno a set meno recenti, come quello de 'La grande guerra' di Mario Monicelli tra Gemona e Vanzone. Grazie alla tecnologia Virtours i partecipanti sono dotati di un visore che permette una visuale a 360° sulle location dei film, permettendo così il confronto con le sequenze cinematografiche realizzate in quel luogo, solitamente inaccessibile ai non addetti ai lavori. E’ il caso del Porto Vecchio di Trieste, oltre settecentomila metri quadrati preclusi ai cittadini in quanto zona doganale e in fase di riqualificazione. I suoi enormi magazzini e gli ampi viali ottocenteschi, tuttavia, lo rendono uno spettacolare set a cielo aperto: qui è stata girata una delle scene clou de 'La Porta Rossa', l’omicidio di Cagliostro, in un lungo e complesso piano sequenza che segue Lino Guanciale dal viale d’ingresso al tetto del magazzino.

E’ una Trieste noir, quella del Porto Vecchio, che ben si adatta alle atmosfere cupe della seconda parte de 'Il ragazzo invisibile'. Per la prima, invece, Salvatores si è servito di una Trieste più chiara, simile alla pagina dei fumetti, con l’azzurro cielo-mare dei disegni di Hugo Pratt. “Perfetta, insomma – commenta il regista – per la svolta fantastica”. E conclude: “Non è un caso che tutta l’introspezione, da Svevo a Joyce, sia passata di qui. E non è un caso che io abbia scelto Trieste”.

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