Sabato 20 Aprile 2024

Tre “Giovani“ a Sanremo Ama: "Mio ultimo Festival"

Il conduttore aggiunge un posto per le promesse: "Fiorello? Decide alla vigilia" "I Jalisse si lamentano? Pensino a lavorare". Ipotesi Måneskin, Vasco e Jovanotti

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di Andrea Spinelli

"Stamattina mi sono svegliato con questa idea e siccome le canzoni sono tutte belle, porterò sul palco dell’Ariston tutto il podio di Sanremo Giovani" ha annunciato ieri mattina in conferenza stampa Amadeus ufficializzando la decisione di rilasciare ai vincitori della gara tra le 12 promesse che stasera si sfidano su Raiuno nella finale di Sanremo Giovani un passaporto per il Festival in più dei due previsti originariamente. Anche se presentata come frutto dell’estemporaneità, la decisione di modificare il numero dei partecipanti a Sanremo 2022 da 24 a 25 era già nell’aria, tant’è che al momento dell’annuncio la modifica al regolamento era già stato apportata.

"Anche se questi ragazzi vengono dalla “primavera“, al festival giocheranno da titolari, non da riserve" ha assicurato il conduttore-direttore artistico, coadiuvato dal vicedirettore di Raiuno Claudio Fasulo nel riaffermare, dopo le polemiche dei giorni scorsi, che Littamè e la sua Cazzo avete da guardare (che non sarebbe inedita, essendo stata presentata al talent The Coach di 7 Gold) rimarranno in gara. "Sono stati ascoltati solo dieci secondi del brano, non sufficienti per renderla edita" ha spiegato Fasulo. "Inoltre è stata un’esibizione davanti ad addetti ai lavori, dunque non configurabile come esibizione pubblica".

In cerca di un altro Mahmood, che nel 2019 entrò nel cast dei Big dopo la vittoria di Sanremo Giovani 2018 riuscendo poi a vincere pure la gara maggiore, il 72º Festival della Canzone Italiana regala questa sera ai suoi protagonisti lo loro prima passerella.

Al Teatrino del Casinò ci saranno tutti, per annunciare personalmente il titolo del proprio brano per il Festival, tranne Elisa, costretta dal Covid (niente di preoccupante, fortunatamente) al collegamento. Il passo indietro di Tim (che pesava sui bilanci della manifestazione 8,5 milioni di euro) ha fatto scalpore, ma il direttore della prima rete Stefano Coletta getta acqua sul fuoco. "L’uscita dello sponsor unico ha acceso l’interesse del mercato e assieme a Rai Pubblicità guardiamo con gran fiducia ad un buon risultato sul piano degli sponsor e degli investimenti" dice. "A breve sarà definito il panel".

Silenzio su conduttrici e super ospiti, ma l’attenzione generale rimane puntata su Måneskin (con l’Eurovision a Torino, ce lo chiede l’Europa), Vasco Rossi e Jovanotti nonostante la presenza in gara quale autore del brano di Morandi. "Pure Mahmood lo scorso anno aveva un brano in gara (Chiamami per nome della coppia Fedez Michielin - ndr) ed è stato ospite lo stesso" taglia corto Amadeus, che dice la sua pure sul cancan mediatico scatenato dai Jalisse attorno alla loro esclusione. "Non ho niente contro di loro, così come contro gli altri 320 che non faranno parte di questo Festival… Credo che la cosa più importante sia quella di lavorare e non di lamentarsi perché la lamentela non rende mai merito alla storia di un cantante".

E su Fiorello: "Mi auguro che ci sia anche quest’anno. Ma abbiamo una specie di accordo: non si parla mai di Sanremo se non venti giorni prima". Sarà l’ultimo Sanremo? "Non lo dico più, ma sarà così. Tre è il numero perfetto e da interista il “triplete“ mi piace".

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