’Tra la carne e il cielo’ con Pasolini Mille artisti al Ravenna Festival

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"Tra la carne e il cielo" è la frase con cui Pier Paolo Pasolini, "una voce fuori dal coro ancora in grado di parlarci", descrisse il suo incontro folgorante con la musica di Johann Sebastian Bach e che ora è stata presa a prestito da Ravenna Festival come titolo della sua 33ª edizione, dedicata a PPP nel centenario della nascita. Tornata alla piena agibilità, e dopo un’anteprima con Ludovico Einaudi, la manifestazione si aprirà il 1° giugno al Pala De André con un nuovo brano, con lo stesso titolo, commissionato al compositore Azio Corghi ed eseguito dalla Mahler Chamber Orchestra diretta da Daniel Harding. Sarà una maratona, fino al 21 luglio, che coinvolgerà oltre un migliaio di artisti per più di 120 alzate di sipario, e un carattere multidisciplinare che toccherà la musica cameristica e sinfonica, la danza, il teatro, l’opera lirica, il cinema, fino al rap e alla musica pop.

Le parole di Pasolini saranno il fil rouge attraverso le partiture di Bach proposte dal vincitore dell’ultimo Concorso Paganini, Giuseppe Gibboni, che suonerà le Sonate per violino accompagnato dalla voce di Ermanna Montanari. Fra gli altri appuntamenti, le Goldberg Variations del pianista David Fray, i Concerti brandeburghesi con l’Ensemble Zefiro, il Doppio concerto per oboe e violino da una selezione di strumentisti dell’Orchestra Cherubini e della Budapest Festival Orchestra. Riccardo Muti, padrone di casa, sarà impegnato nel tradizionale Concerto dell’amicizia (in via di definizione) e nel concerto conclusivo con l’Orchestra Cherubini.

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