Martedì 23 Aprile 2024

Toni Servillo, malore sul palco a Parigi. Ricoverato in ospedale

L’attore era in scena sul palco dell’Odeon con “Le voci di Dante”

Toni Servillo

Toni Servillo

Malore sul palco dell'Odeon di Parigi per Toni Servillo. L'attore era in scena questa sera con “Le voci di Dante”.

Servillo, 64 anni, è sempre rimasto cosciente e si è immediatamente ripreso, manifestando l'intenzione di riprendere lo spettacolo. Per prudenza, però, è stato convinto a farsi accompagnare in ospedale per effettuare alcuni controlli.

Le sue condizioni non appaiono gravi. Lo spettacolo è stato naturalmente sospeso.

Toni Servillo è considerato tra i migliori attori di cinema e teatro a livello internazionale. Nel corso della sua carriera ha ricevuto due European Film Awards, quattro David di Donatello, quattro Nastri d'argento, due Globi d'oro, tre Ciak d'oro e un Marc'Aurelio d'Argento per il miglior attore al Festival internazionale del film di Roma.

Servillo stava recitando in italiano i testi dello scrittore napoletano Giuseppe Montesano durante lo spettacolo che ha registrato il tutto esaurito. La rappresentazione è stata interrotta definitivamente dopo circa 45 minuti, a seguito di una caduta dell'attore, vittima di un "malessere vagale", ha dichiarato l’ufficio stampa del teatro. "Sta bene", ha aggiunto.

Dopo la recita di dicembre a Praga, in occasione del centenario del suo Istituto italiano di cultura, Servillo e il Piccolo Teatro di Milano da questa sera proponevano, al pubblico francese, uno spettacolo che affronta l’opera dantesca attraverso l’originale chiave di lettura offerta da uno dei più importanti autori italiani contemporanei, Giuseppe Montesano.

“Liberare la Commedia dalle celebrazioni e portarla qui con noi, nella nostra elettrica e inquietante contemporaneità: ecco il debito che abbiamo verso Dante – spiega Giuseppe Montesano –. I grandi classici hanno senso soltanto se sono rivissuti attraverso i nostri bisogni e le nostre emozioni, e diventano nostri soltanto se ci lasciamo incantare e afferrare da loro come da uno specchio magico. La Commedia è una storia infinita fatte di molte storie singole, è un grande romanzo traboccante di personaggi: e quei personaggi, che si chiamino Francesca o Ugolino o Ulisse o Dante, noi li portiamo dentro, perché ci portiamo dentro il loro amore, il loro odio, la loro sete di vita, il loro sentirsi smarriti nel buio, il loro voler uscire dal buio per capire che cosa sia l’amore vero. E allora perché non provare a viaggiare anche noi con il Maestro della lingua italiana alla ricerca della vita? Le voci di Dante è un viaggio interiore nel quale i personaggi dei versi sono legati tra loro da un racconto che li illumina a partire dal presente, proprio da questo nostro ora e qui. La Commedia non è antica e non appartiene al passato, perché le passioni degli esseri umani non sono mai né antiche né passate. Dante, quello che vive nella Commedia, è nostro contemporaneo”.

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