Tom Cruise, l'ex manager dice che aveva un pessimo carattere

A inizio carriera era anche ossessionato dal suo aspetto fisico, ha racconta Eileen Berlin

Tom Cruise

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Eileen Berlin, la prima manager di Tom Cruise, ha raccontato al magazine Daily Mail che, all'inizio della sua carriera, la futura star di Hollywood aveva un pessimo carattere ed era ossessionato dal suo aspetto fisico. Ha anche detto di non averlo mai visto genuinamente felice, sempre focalizzato com'era sullo sfondare nel mondo dello spettacolo.

Tom Cruise, parla la ex manager Eileen Berlin

È piuttosto raro che si senta parlare con onestà di una superstar del cinema, mettendone in evidenza pregi e difetti: siccome la loro immagine è alla base del successo dei propri film, spesso a noi giunge un ritratto che è stato accuratamente predisposto da manager ed esperti di comunicazione. E ovviamente si tratta di resoconti edificanti. Da qui l'interesse per le parole dell'82enne Eileen Berlin, che è stata manager di Tom Cruise quando non si era ancora affermato: l'ha messo sotto contratto che aveva 18 anni, era senza un soldo e, nonostante lavorasse come cameriere, non riusciva a permettersi l'affitto di un appartamento. Così Berlin e suo marito ospitarono Cruise a casa loro, approfittando del fatto che loro figlio era fuori città per frequentare il college e che dunque avevano una stanza libera.

Tom Cruise aveva un pessimo carattere

La strettissima frequentazione che ne è seguita ha consentito ad Eileen Berlin di conoscere ogni aspetto di Tom Cruise. Era un ragazzo "rispettoso e cortese", ma era anche capace di improvvise esplosioni d'ira, come accaduto in occasione del suo diciannovesimo compleanno: Berlin gli regalò un album con tutti gli articoli che lo riguardavano pubblicati sui magazine per adolescenti, e Cruise glielo scagliò in faccia, colpendola sulla guancia e gridando "non mi interessa comparire sui magazine per adolescenti!". Berlin ricorda che "Tommy aveva un pessimo carattere. Aveva accumulato molta rabbia per colpa di suo padre" (che Cruise in passato ha definito un "bullo" e un "codardo" che picchiava i suoi figli). Così era cresciuto "lunatico ed era capace di arrabbiarsi in un lampo, come se bollisse e improvvisamente esplodesse. Lo attribuisco alla sua insicurezza".

"Non l'ho mai visto davvero felice"

Oggi è diventato comune parlare delle pressioni cui sono sottoposti attori e attrici, che devono sempre essere al meglio della forma fisica e di una bellezza irreale. Secondo Eileen Berlin, Tom Cruise non ha rappresentato un'eccezione. Era ossessionato dal proprio aspetto fisico, riteneva di essere troppo basso e, in occasione del suo primo servizio fotografico professionale, "passò un'intera giornata a provare le pose. Altri nostri clienti si sarebbero accontentati di un paio di scatti, ma Tom puntava alla perfezione". Con una conseguenza un po' triste: "Non l'ho mai visto genuinamente felice, era sempre molto ambizioso, molto determinato a diventare una star. Questo ne ha fatto un perfezionista: è stato l'atteggiamento principale che aveva quando l'ho rappresentato e sono sicura che sia rimasto il medesimo anche oggi". Da qui anche la tendenza di Tom Cruise a essere un maniaco del controllo, riempiendo i propri contratti di richieste precise e talvolta assurde. Cosa accaduta fin dall'inizio della carriera, che l'ha visto affermarsi piuttosto rapidamente ed esplodere grazie soprattutto ai film 'Risky Business' (1983) e soprattutto 'Tom Gun' (1986, ultimo lungometraggio nel quale è stato rappresentato da Eileen Berlin).