Martedì 24 Giugno 2025
GIOVANNI BOGANI
Magazine

Tom Cruise a Cannes: "Missione impassibile: volo, cado, mi butto e non ho mai paura"

Il divo sulla Croisette con “Mission: Impossible – The Final Reckoning“. A 62 anni passeggia sulle ali di un biplano in cielo: "Senza controfigura, ovvio".

Tom Cruise

Tom Cruise

Sul red carpet splende il sole. Un sassofono suona, dal vivo, la musica inconfondibile di Mission: Impossible. Ci sono anche i violini. Il red carpet diventa un palco live. Tom Cruise, in smoking, papillon e occhiali da sole alla Top Gun, saluta e sorride. E dice, rivolto ai musicisti, alla francese, "Bravò!". È la giornata di Mission: Impossible - The Final Reckoning (fuori concorso) ultimo capitolo annunciato della saga dell’agente Ethan Hunt. Saga che, in quasi trent’anni, ha incassato oltre quattro miliardi di dollari. Produttore, protagonista, icona vivente di tutto il progetto è lui, Tom Cruise. Tom Cruise che per questo ultimo – ma chissà – capitolo ha deciso di alzare all’inverosimile l’asticella del rischio personale.

Lo sappiamo, Cruise – anche oggi che ha 62 anni – ama fare le scene rischiose senza controfigura: ma in The Final Reckoning, ha superato se stesso. E ha camminato fra le ali di un biplano in volo. "È qualcosa che non avevo mai fatto prima. È stato davvero qualcosa di estremo", dice. "Sono un pilota acrobatico, mi sono preparato a lungo. Ho scelto io l’aereo, ho ingaggiato un team di piloti incredibili, ho insegnato loro a pilotare con me sopra l’ala. E comunque, alla fine ero un essere umano sopra un aereo. È stato qualcosa di violento. La spinta dell’aria addosso, su quell’ala, fortissima".

La vera missione impossibile di Tom Cruise è stupirci. Aveva detto che non avrebbe fatto nessuna conferenza stampa, nessuna intervista, niente di niente. Suscitando anche non poche polemiche fra i giornalisti che lo attendevano. Invece, appena arrivato a Cannes, ha fatto venire un mezzo infarto a un Tiktoker: a un workshop sull’avvenire di TikTok, una cosa per pochi intimi, neanche trenta persone, Cruise si è presentato a sorpresa, e si è intrattenuto con il filmmaker Reece Feldman, per una conversazione subito diventata virale. Poi, la sorpresa più grossa. Eccolo spuntare alla masterclass prevista con il suo complice, lo sceneggiatore e regista degli ultimi quattro capitoli della saga, Christopher McQuarrie. Cruise ha fatto irruzione sul palco, accolto dalla standing ovation di un pubblico sorpreso e entusiasta.

Sorprendere, fare spettacolo, rischiare. È questa la sua cifra. Conversando con il suo amico regista, che chiama affettuosamente "McQ", Tom Cruise afferma candidamente che la paura non sa nemmeno che cosa sia. "Mi piace questa sensazione, è un’emozione, è qualcosa che non mi disturba. Quando la gente ha paura di fare qualcosa, a me viene voglia di farla. La gente ha paura di ciò che non conosce, io ne sono attratto". E in effetti, le scene girate senza controfigura sono diventate per Tom Cruise la specialità della casa. In Mission: Impossible – Rogue Nation si era attaccato a un aereo cargo in fase di decollo, salendo in aria con esso. In Mission Impossible – Protocollo fantasma si era lanciato dal grattacielo più alto del mondo, il Burj Khalifa di Dubai, con 310 metri di caduta libera. "I responsabili della sicurezza gli dicono di no", rivela il regista, McQ. "E lui cambia i responsabili della sicurezza!". Adesso, è tempo di The Final Reckoning: chissà quali saranno gli incassi di questa Mission: Impossible, che uscirà anche in Italia il 22 maggio, con alcune anteprime già il 19. Si parla di 300 milioni di dollari nel primo weekend. E certo, le cifre devono essere imponenti, come lo è il budget: 400 milioni di dollari. Viene annunciato come l’ultimo episodio della saga, ma molto dipenderà proprio dagli incassi. Se il film arrivasse "solo" agli incassi del precedente Dead Reckoning, 570 milioni di dollari, potrebbe non bastare. Se sfiorasse invece i picchi di Top Gun: Maverick, un miliardo e mezzo, allora per Ethan Hunt potrebbe esserci un’altra avventura.

The Final Reckoning è titanico anche nella durata: 169 minuti. Quasi tre ore di uno scontro fra Ethan Hunt e un potente sistema di intelligenza artificiale capace di sabotare i circuiti bancari internazionali, le reti elettriche, i sistemi missilistici nucleari di tutto il mondo. Uno scontro che attraversa i continenti, dagli Stati Uniti a Shanghai, dall’Islanda al Congo. Nella scena più spettacolare lo vedremo aggrapparsi in cielo alle ali di un biplano, affrontando venti che soffiano a duecento chilometri all’ora. Ma non sarà l’unica scena ad altissimo tasso di spettacolarità, e di incoscienza. A 62 anni, come fosse un ragazzino. Missione impassibile (e non è un errore).