Titanic, naufragio senza fine. Il relitto sta scomparendo

La nuova missione conferma la decomposizione della nave: nel 2030 non ci sarà più nulla

Una delle immagini del Titanic filmate in questi giorni

Una delle immagini del Titanic filmate in questi giorni

Roma, 23 agosto 2019 - La furia del mare non perdona. Sono trascorsi 14 anni dall’ultima esplorazione condotta su quel che resta del Titanic, e la situazione del relitto appare peggiorata in maniera esponenziale. Erosione, batteri, flora e fauna sottomarina, correnti profonde... Lo scheletro del transatlantico britannico inabissatosi 107 anni fa nelle acque dell’oceano Atlantico settentrionale causando la morte di oltre 1500 persone, sta letteralmente scomparendo. 

Il grido di allarme arriva attraverso le immagini del video girato da una squadra di sub della società statunitense Triton Submarines per un documentario in 4K commissionato dalla Atlantic Productions. Un lavoretto tutt’altro che facile: l’equipaggio ha dovuto infatti raggiungere il fondo dell’Atlantico a circa 370 miglia (596 chilometri) a sud di Terranova in Canada: lì, a 3.810 metri dalla superficie del mare, giace il Titanic, colosso progettato per offrire un collegamento settimanale di linea con l’America e garantire il dominio delle rotte oceaniche alla White Star Line, affondato la notte tra il 14 e il 15 aprile 1912.

All’inizio di agosto il team ha compiuto 5 immersioni in 8 giorni raggiungendo il relitto a bordo del minisommergibile The Triton 36,000/2 per fare le riprese. Il risultato? "La corrosione salina, i batteri che mangiano i metalli e l’azione della corrente profonda stanno avendo un forte impatto sul relitto", denunciano. Per rendere omaggio alle vittime di quel naufragio capace di segnare la fine di un’epoca ed essere ricordato come il sogno infranto della Belle Époque, i sub hanno deposto una corona in onore dei viaggiatori che persero la vita nel disastro più famoso della storia moderna, fonte di ispirazione per decine di romanzi, film, serie tv, canzoni e perfino videogiochi. Niente più rimane del maestoso piroscafo lungo 268,83 metri e largo 28 che dava lavoro agli 885 membri dell’equipaggio. Parti dell’enorme struttura, in particolare dello scafo dove si trovavano i lussuosi alloggi degli ufficiali, sono già collassate a causa dello scorrere del tempo e della corrosione. 

"Il deterioramento dei resti della nave è scioccante e continuerà ad avanzare – dice lo storico del Titanic Park Stephenson che ha partecipato, assieme all’esploratore Victor Vescovo, alla missione guidata da Rob McCallum – . La vasca da bagno del Capitano, una delle immagini preferite tra gli appassionati di Titanic è scomparsa". Oltre ad appurare lo stato di conservazione del relitto, il filmato finanziato dal colosso che produce documentari per 40 paesi, consentirà di visualizzare ciò che ne resta grazie alla tecnologia della realtà aumentata e virtuale, anche per cercare tracce dei tanti misteri che circondano la nave andata a picco nel suo viaggio inaugurale, da Southampton a New York, dopo aver colpito un iceberg.    A pochi giorni dal naufragio, ad esempio, venne recuperato il violino di Wallace Hartley, musicista dell’orchestra del Titatic che non smise di suonare Nearer my god to thee neanche mentre l’acqua si faceva largo e i passeggeri scendevano nelle scialuppe di salvataggio. Dopo vari passaggi di mano è stato ritrovato nella soffitta di un’insegnante di musica del Lancashire (Inghilterra). Ci sono voluti 7 anni di analisi prima di poter annunciare con certezza che si trattasse proprio di quello strumento; dopo l’accertamento, nel 2013 il violino del Titanic, stimato dai 2 ai 300mila euro, è stato venduto all’asta per l’incredibile cifra di 900mila sterline. Quasi un milione di euro. Il valore del mito.

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