TikTok, perché la app rischia di essere rimossa dagli store di Apple e Google

La richiesta arriva dalla Federal Communications Commission che ha rilevato problemi legati alla privacy per gli utenti statunitensi che usano il popolare social network

L'app di TikTok su smartphone

L'app di TikTok su smartphone

L'agenzia governativa americana FCC che si occupa di sicurezza nelle comunicazioni ha chiesto ad Apple e Google di rimuovere l’app di TikTok dai propri store online. La notizia è stata data in anteprima dal portale statunitense TechCrunch che ha rivelato come la commissione abbia sollevato dei dubbi sulla gestione dei dati degli utenti. Al momento non è chiaro come risponderanno Apple e Google alla richiesta dell’agenzia governativa. La lettera della Federal Communications Commission I toni della missiva con la quale Brendan Carr, commissario della FCC americana, ha chiesto ai colossi del tech americano di rimuovere l’app di TikTok da App Store e Play Store ha toni molto duri. “Come sapete – si legge nella lettera pubblicata da TechCrunch - TikTok è un’app disponibile per milioni di americani attraverso i vostri store online e raccoglie moltissimi dati sensibili sugli utenti. TikTok – aggiunge Carr - è di proprietà di ByteDance con sede a Pechino, un'organizzazione che è legata al Partito Comunista Cinese e tenuta dalla legge cinese a rispettare le richieste di sorveglianza della RPC. È chiaro – chiosa il commissario - che TikTok rappresenta un rischio inaccettabile per la sicurezza nazionale a causa della sua vasta raccolta di dati combinata con l'accesso apparentemente incontrollato di Pechino a tali dati sensibili". Il rapporto di BuzzFeed News e la risposta di TikTok La richiesta della commissione governativa americana è partita dopo la pubblicazione di un rapporto del sito BuzzFeed News, secondo il quale il personale del social network che lavora in Cina ha avuto accesso ai dati degli utenti degli States almeno fino a gennaio 2022. Dopo la pubblicazione del report, da TikTok hanno fatto sapere che tutti i dati degli utilizzatori americani dell’app sono stati spostati sui server di Oracle che si trovano degli Stati Uniti.

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