’THEONEMILANO’ L’ECCELLENZA DEL SAPER FARE

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di Eva Desiderio

La ricamatrice e la merlettaia, il sarto e il tessitore a telaio, il calzolaio e il pellettiere, lo stampatore e il pellicciaio, chi lavora i cammei e chi plasma gli occhiali, fino alla modista che fu la prima professione femminile nel 1796 riconosciuta da uno statuto francese. Pezzi e personaggi della storia, grandi artigiani e dunque persone che creano col cervello, col cuore e con le mani, protagonisti di una cultura che va tutelata oggi più che mai. Specie dal mondo della moda che di questi tesori in futuro avrà sempre più bisogno. Un universo da tutelare con i segreti di tanti mestieri che stanno scomparendo ma che invece a TheOneMilano verranno raccontati con stima e ammirazione alla fiera di pret-à-porter femminile di alta gamma che si svolgerà dal 13 al 15 marzo a Milano Rho. Un impegno preso a cuore da un Ceo visionario come Elena Salvaneschi che conosce bene le necessità e i punti deboli del settore del fashion.

Ora – forte dell’accordo tra i saloni che si svolgeranno in contemporanea a Fiera Milano Rho, Micam Salone Internazionale della Calzatura, Mipel evento internazionale dedicato a pelletteria e accessorio moda, TheOneMilano salone dell’Haut - porter (tutti e tre dal 13 al 15 marzo), con Homi Fashion & Jewels Exhibition che sarà in parziale sovrapposizione dall’11 al 14 marzo – prende il volo felicemente il progetto #BetterTogether, hashtag che riunisce le quattro fiere portando a Fiera Milano Rho oltre 1.400 brand in totale, aziende italiane e internazionali capaci di coniugare culture diverse e di rispondere alle esigenze e richieste dei buyer che sono attesi da tutto il mondo anche grazie al contributo del Ministero degli Affari Estero e della Cooperazione Internazionale alla collaborazione attenta di Ice Agenzia. Si punta a presentare tutti insieme un total look completo, anche da abbinare e subito con intelligenza.

A TheOneMilano espongono 90 brand provenienti da 11 paesi e questa undicesima edizione porterà in Fiera Milano Rho le ultime tendenze dello stile e i mood più moderni e sostenibili per l’inverno 2022-2023. Al centro di questa edizione l’attenzione per il vero artigianato d’arte di cui la moda è sempre stata paladina, nell’area speciale ’Slow Fashion Manifesto: le competenze visibili’, dedicata al Made in Italy e al suo ’saper fare’, creata in collaborazione con Confartigianato e grazie ai contributi di Ministero Affari Esteri e Cooperazione e Ice Agenzia.

"Siamo un popolo di artigiani – spiega Elena Salvaneschi – lavoriamo col cuore e con le mani con e con essi esprimiamo la nostra creatività. Ora è arrivato il momento di narrare a TheOneMilano alcuni mestieri che fanno collezioni moda prodotte dalle aziende quel bello e ben fatto che tutto il mondo ci invidia". Tutti davanti alla loro postazione di lavoro, pronti a parlare di sostenibilità e lotta allo spreco, ma anche della loro sublime arte di trasformare i sogni in realtà. Una sarta teatrale come Silvia Valli confeziona abiti da cerimonia ricamati a mano, Simona Iannini propone invece il lavoro del tombolo aquilano. Paolo Lambertucci, sarto, dimosterà nel salone come nasce un abito sartoriale maschile.

L’azienda marchigiana Giorgio Grati dimostra come, con la lavorazione a telaio a mano, si possa essere sostenibili; Damiano Chiappini da Fermo produce scarpe fatte a mano per tradizione; Constancia Bags dimostra il savoir faire della pelletteria; Dezen Dezen fa foulard che in fiera a TheOneMilano verranno serigrafati dal vivo; Andrea Amadei pellicciaio esperto dimostrerà come si rimette a modello un capo lavorando su pellicce usate con il marchio Jadei Couture; Dionigi Castagnoli dimostra l’unicità dei cammei; Stefania Belfiore che fa la modista porterà a Slow Fashion i processi produttivi per fare un cappello, tra feltro e tela.

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