Mercoledì 24 Aprile 2024

The Voice of Italy 2019, le pagelle della finale. Carmen, tanto istinto poca tecnica

Format ribaltato con successo, giuria andata oltre i preguidizi, ma alle voci di The Voice manca sempre un centesimo per diventare un euro

Carmen Pierri vince The Voice 2019 (LaPresse)

Carmen Pierri vince The Voice 2019 (LaPresse)

Carmen Pierri, sedici anni. Bella estensione in alto, istinto, perché la tecnica vera è un’altra cosa. E alle voci di The Voice 2019 manca sempre qualche centesimo per arrivare a un euro. Parlando con il direttore di Raidue Carlo Freccero delle cose che hanno funzionato quest’anno, da un format ribaltato con successo (voto 8) al rilancio di Simona Ventura (voto 7 ma in finale 6), a una giuria che è andata oltre i pregiudizi (voto 9), la selezione delle voci (6-) era la vera voce dolente del progetto. Diablo (5) arrivato quarto, non ha mostrato nulla (disastroso e banale in “Relax”, incapace di seguire una linea melodica) e che sia stato scelto da Morgan (voto 9) è un mistero glorioso. Miriam (6 1/2) è grezza ma ha almeno personalità e voce espressiva, il fatto che Elettra Lamborghini (8), l’abbia portata avanti va a suo onore. L’unica con una voce matura, peraltro.

Perché Brenda (6), mandata da Guè Pequeno (8) a scalare “At Last” di Etta James (che ne sa Gué di Etta James) è mancata sulle basse, vuoti di emissione, banalità nelle alte. Imprecisa. Lei è forse soul, Etta James no. Deve studiare come tutti quelli entrati a The Voice, ma la qualità vera non si vede (il possibile progetto di Miriam sì). Veniamo a Carmen che ha vinto. Ha sedici anni, non ha studio, non ha tecnica, ha una voce che sale dritta, facilmente, meno dettagli e colori. Manca nelle note basse, non ha gusto quando vuole metterci del suo. Normale a quell’età, meno se vinci The Voice. Di certo Gigi D’Alessio (9) l’ha aiutata nell’autostima e protetta. Quando però canti Beyoncè e Aguilera il confronto è impietoso. Come quando confronti i finalisti con quelli di X Factor, la distanza è abissale. Amici è diverso, ha trazione diretta sul mercato, vince Sanremo e altro, ha cambiato i criteri di scelta. Dipende. Sanremo Giovani ha portato negli ultimi anni artisti interessanti e protagonisti, al debutto, della scena musicale, da Ultimo a Mahmood.

Carlo Freccero mi ha detto che “The Voice è un vero programma di musica”. Se togliamo la mediocrità delle voci in gara ha perfettamente ragione. L’uso dell’orchestra, degli archi dal vivo, la generosità di Morgan e Gigi D’Alessio, l’improvvisazione, il divertimento sono un plus importante. “The Power of Love” con Morgan, un geniale e ancora esplosivo Holly Johnson (Frankie Goes to Hollywood), sezione d’archi, è stato un momento di musica sublime. Rivedibili coreografie e scenografie. Simona Ventura era tornata a fuoco, nella finale sempre inutilmente sopra le righe. Non ne ha bisogno. So che Carlo Freccero (9) vuole lavorare sulle debolezze del format, mi fido di lui.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro