The Great Chinese Art Heist: Jon M. Chu dirige il film

È la storia vera di una serie di furti di opere d'arte che, secondo alcune ipotesi, sono stati commissionati dal governo cinese

Jon M. Chu

Jon M. Chu

Si dice che a volte la vita vera superi la fantasia e la storia dietro 'The Great Chinese Art Heist' è un esempio perfetto di questo detto. Stiamo parlando del nuovo film del regista Jon M. Chu, nome dietro titoli come 'Now You See Me 2', 'G.I. Joe - La vendetta' e soprattutto 'Crazy & Rich', che negli Stati Uniti ha avuto un notevole successo e che gli ha regalato un notevole potere contrattuale in quel di Hollywood.  

The Great Chinese Art Heist, la storia vera

Il film è l'adattamento dell'omonimo articolo pubblicato sul magazine GQ a firma di Alex W. Palmer. Racconta di una serie di furti di opere d'arte avvenuti nei musei di mezza Europa. Caratteristica comune: a essere rubati sono stati antichi oggetti cinesi, in modo particolare quelli che un tempo adornavano il Palazzo d'estate di Pechino, situato non lontano dalla Città imperiale e andato quasi completamente distrutto nel 1860, durante la seconda guerra dell'oppio. In quell'occasione i soldati e gli ufficiali colonialisti depredarono gli edifici del palazzo, portando a casa un gran numero di antichità. Il secondo aspetto curioso di questa vicenda è che molti di questi oggetti, dopo essere stati misteriosamente rubati dai musei europei, sono ricomparsi in Cina, nelle case di nuovi ricchi dediti al collezionismo di opere d'arte. Nessuno ha mai scoperto chi fossero i ladri e come la refurtiva sia tornata in patria: alcuni sospettano che lo stesso governo cinese abbia come minimo avvallato l'operazione.  

Il film di Jon M. Chu

I diritti per l'adattamento cinematografico del reportage giornalistico sono stato acquistati da Warner Bros., che prima ancora di selezionare uno sceneggiatore ha voluto mettere sotto contratto il regista Jon M. Chu, così da avere un solido nome da spendere nel corso della preproduzione e soprattutto della ricerca di cofinanziatori del progetto. Vincolare contrattualmente Chu era importante anche perché la sua agenda è zeppa di impegni e ogni settimana che passa rischia di aggiungersene uno nuovo: per dire, a breve dovrà occuparsi della promozione del musical/drama 'In the Heights - Sognando a New York' (con Lin-Manuel Miranda), che dopo numerosi slittamenti causati dalla pandemia di Coronavirus è ora atteso nelle sale statunitensi a metà giugno 2021. Poi deve terminare il montaggio di 'Wicked' e preoccuparsi di altri quattro titoli in preproduzione. Leggi anche: - In The Heights, il trailer del film musical di Lin-Manuel Miranda - Emma Watson smette davvero di recitare? - Luca, il primo film Pixar diretto da un italiano (e ambientato alle Cinque Terre)

 

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro