Freddie Highmore, protagonista della serie tv "The good doctor" (Ansa)
Roma, 18 luglio 2018 - Il giovane dottore autistico di ‘The Good Doctor’ conquista l’Italia. La serie tv americana del 2017, creata da David Shore – l’autore della serie ‘Dr. House - Medical Division’ –, ha debuttato martedì 17 luglio su Raiuno sbaragliando la concorrenza: il dottore fa il boom con 5.230.000 spettatori pari al 27.8% di share. Nel dettaglio, il primo episodio ‘Un genio silenzioso’ è stato seguito da 5.407.000 persone (25.8%), il secondo, ‘Un lavoro sporco’, da 5.235.000 (27.3%) e il terzo, ‘Il dono di Oliver’, da 5.016.00 (31.7%). Un risultato clamoroso visto il periodo estivo ma abbastanza prevedibile dal momento che le vicende di Shaun Murphy (interpretato da Freddie Highmore), chirurgo autistico con la Sindrome del Savant, in America hanno debuttato con 11 milioni di spettatori, registrando l’esordio di una serie più vista negli ultimi 21 anni della rete Abc. E, addirittura il terzo episodio, ha detronizzato l’imbattibile ‘The Big Bang Theory’ diventando il più seguito della settimana con 18,2 milioni contro i 17,9 della storica sit-com di Cbs. Numeri straordinari che hanno subito spinto i produttori a rinnovare per una seconda stagione.
Il medical drama è ambientato in un prestigioso ospedale di San Josè, in California. E qui l’ambiente ricorda molto quello di ‘Grey’s Anatomy’ tra tresche in corsia, amori che nascono e poi svaniscono, rivalità tra colleghi e medici dall’ego smisurato. Ma a fare la differenza è il personaggio di Freddie Higmore, l’attore 26enne nato a Londra già noto per il ruolo di Peter Llewelyn Davis nel film biografico ‘Neverland - Un sogno per la vita’ (2004) e di Charlie Bucket ne ‘La fabbrica di cioccolato’ (2005). Ha interpretato anche Norman Bates nella serie tv ‘Bates Motel’ mentre per la parte di Shaun Murphy è stato candidato a un Golden Globe.
Shuan Murphy è un personaggio che emozionata e a cui subito lo spettatore si affeziona: ha un’infanzia difficile come raccontano i vari flash back. Ha una mente geniale: le sue prognosi appaiono sullo schermo con tanto di descrizione del termine medico presa direttamente dal vocabolario e la sua scrupolosità all’ennesima potenza (dovuta anche all’autismo) gli permette di capire il problema prima di altri medici e questo, in certi casi, contribuisce a salvare la vita del paziente. Ma è anche un bambinone impacciato con lo sguardo sfuggente: dà un nome a un fegato da impiantare, non conosce l’ironia e ha difficoltà nelle relazioni interpersonali. Il suo sogno, però, è riuscito a realizzarlo: diventare un chirurgo e salvare le vite, cosa che non aveva potuto fare da bambino vedendosi morire sotto gli occhi il suo coniglio e il fratello minore. Martedì 24 luglio, su Raiuno, saranno trasmessi altre tre episodi.
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