Lo scorso dicembre la compagnia malese AirAsia ha inaugurato un fast food che propone lo stesso cibo servito sui suoi aerei. Ma era prima del Covid-19: in quel caso si trattava di un'iniziativa economica extra, mentre quella lanciata a inizio settembre dalla Thai Airways è figlia della crisi che ha colpito tutto il settore. Nei mesi della pandemia la compagnia ha subito un contraccolpo tale da rischiare la bancarotta, e per recuperare un minimo delle perdite ha convertito la mensa aziendale del suo quartier generale a Bangkok in un ristorante aperto al pubblico, dove gli avventori possono gustare a terra il menu di solito offerto in volo. Al ristorante si accede salendo una scaletta come quelle che portano i passeggeri a bordo degli aerei. I clienti – dotati di finta carta d'imbarco – possono scegliere fra due servizi diversi, economy e business, e vengono accolti da veri assistenti di volo in uniforme, riciclati come camerieri in modo da garantire un po' di posti di lavoro anche con i velivoli fermi a terra. Al posto delle classiche sedie ci sono i sedili, mentre i tavoli e gli arredi sono realizzati con pezzi di ricambio degli aerei. Stando a quanto riporta Reuters i clienti, evidentemente in crisi di astinenza da cibo in vassoio, stanno apprezzando: l'inaugurazione si è rivelata un successo e il ristorante serve duemila pasti al giorno, tanto che la compagnia ha in programma di replicare l'esperienza anche in altri uffici.
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