Giovedì 18 Aprile 2024

Terry, rivoluzionario musicale nell’era Thatcher

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Si è spenta una delle voci più rappresentative dello ska. Terry Hall, cantante del gruppo britannico The Specials, è morto lunedì a 63 anni. Nato nel 1959 e originario di Coventry, poco fuori Birmingham, ha avuto un’adolescenza complessa, soprattutto a causa di una brutta storia di abusi sessuali che lui stesso raccontò anche in un brano. Alla fine degli anni ’70 si unì ai punk Squad. Nel ’79 fu notato da Jerry Dammers, tastierista e principale compositore degli Specials, che lo volle come frontman: in quel periodo registrò i primi due dischi della band, The Specials (1979) e More Specials (1980). Gli Specials ebbero un grande successo di pubblico e contribuirono allo sviluppo del "2 tone ska", genere nato nel Regno Unito che mescolava lo ska a punk e new wave. Too Much Too Young, Gangsters e Ghost Town, che nel 1981 passò tre settimane al primo posto della classifica dei singoli più venduti nel Regno Unito, composte a cavallo tra la fine degli anni ‘70 e gli inizi degli ‘80, in un’Inghilterra che viveva una profonda crisi economica e sociale tra le politiche conservatrici dell’era Thatcher e una xenofobia crescente, furono tra le canzoni più note degli Specials, ancora attuali. La band, capofila dello ska punk britannico, si fece portavoce in musica di un disagio sociale che vedeva contrapposti la working class in crisi d’identità, gli immigrati caraibici e il razzismo dell’estrema destra.

Nel corso della carriera fondò i Fun Boy Three, suonò, tra gli altri, con Banarama, Sinéad O’Connor e con Damon Albarn nei Gorillaz. Nel 1994 avviò la propria avventura da solista, nel 2008 partecipò alla seconda reunion degli Specials che ora lo ricordano così: "incarnava la vera essenza della vita… la gioia, il dolore, l’humour, la battaglia per la giustizia, ma soprattutto l’amore".

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