Mercoledì 24 Aprile 2024

Buttiamo via 43 giorni di vita aprendo pacchi e scatole

Uno studio ha calcolato quanto tempo sprechiamo litigando con le confezioni difficili da aprire

Pacchi e imballaggi

Pacchi e imballaggi

Riuscire ad aprire un pacco particolarmente ostico dà una certa soddisfazione, ma è una vittoria che costa caro: per l'esattezza 43 giorni della nostra vita. Lo ha calcolato uno studio inglese condotto su duemila persone, secondo cui sprechiamo in media 19 minuti a settimana litigando con metri di scotch, tappi durissimi e confezioni di plastica inviolabili. Possono sembrare pochi, ma moltiplicateli per l'intero arco di un'esistenza e viene fuori un mese e mezzo buttato via.

Le confezioni più temibili

Stando al sondaggio (commissionato dalla multinazionale del packaging DS Smith), la sfida è massima contro le scatole sigillate da troppo nastro adesivo, le confezioni chiuse da fascette di plastica e gli oggetti fissati all'imballaggio da viti o altro. A seguire, si va spesso in difficoltà affrontando i prodotti avvolti nella pellicola trasparente, i tappi bloccati dei barattoli e quelli delle bottigliette di medicine, le linguette a strappo delle lattine, gli involucri di plastica dei giocattoli. A volte la lotta si fa così cruenta da arrivare a rompere forbici e coltelli nel tentativo vano di sconfiggere il pacco, e a un quarto degli intervistati è capitato di danneggiare o rompere il prodotto stesso.

Le conseguenze della frustrazione

Il contraccolpo non è solo materiale, ma anche morale: quando non riesce ad aprire una confezione, l'84% delle persone cade vittima della frustrazione. Un terzo poi cede alla rabbia, un quinto si arrende. Lo stress dilaga quindi alle persone intorno a noi: due terzi degli intervistati hanno finito per litigare con il partner, un terzo con i figli. E talvolta si giunge a decisioni drastiche: dopo aver avuto un'esperienza snervante con l'imballo di un oggetto di una certa marca, un terzo delle persone ha deciso di rinunciare ad acquistare del tutto i prodotti di quella azienda. Un quinto ha evitato preventivamente di comprare un prodotto online quando sospettava complicazioni nell'impacchettamento. Secondo lo studio, questi comportamenti avrebbero generato una perdita alle aziende stimabile in 1,7 miliardi di euro. Leggi anche: - Le domande più imbarazzanti che i parenti ci fanno a Natale - Biglietti più costosi nel calcio, Juventus seconda in Europa. La classifica - Come scegliere il whisky perfetto per i tuoi gusti grazie all'intelligenza artificiale

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