Sabato 20 Aprile 2024

Come scegliere il piumino per il letto

Una guida per fare l’acquisto giusto

Consigli per la scelta del piumino per il letto

Consigli per la scelta del piumino per il letto

Con l’arrivo del freddo invernale la notte sentiamo il bisogno di avere un caldo piumino ad avvolgerci. I più lungimiranti tra noi sono già alle prese con il cambio di stagione, un momento perfetto per rinnovare la camera da letto e acquistare un nuovo corredo. Ma bisogna fare attenzione, sappiamo cosa tenere a mente quando scegliamo un nuovo piumino? Ecco una guida per scegliere il piumino per il letto.

L’imbottitura: innanzitutto occorre fare la distinzione tra imbottitura naturale e imbottitura sintetica. I piumini con un’imbottitura naturale sono più leggeri, più soffici e più caldi. Lasciano traspirare meglio l’umidità rispetto ai piumini sintetici e sono spesso realizzati con piume e piumino d’oca. L’unica nota dolente è il prezzo, questi piumini sono, infatti, più cari dei piumini sintetici. Tuttavia, hanno una durata di vita media di 10/15 anni. L’imbottitura sintetica è realizzata in genere a base di fibre di poliestere. Esistono diversi tipi di fibre sintetiche, con forme e caratteristiche diverse. Le fibre di silicone non lasciano passare l’aria, il che permette un ottimo isolamento termico. La microfibra è un materiale più caldo e più comodo rispetto alle altre fibre e fa sì che il piumino risulti quasi gonfio come un piumino dall’imbottitura naturale. I piumini sintetici hanno sicuramente un miglior rapporto qualità-prezzo rispetto ai piumini naturali, ma la loro durata di vita non è la stessa: 5 anni in media. La grammatura: questa caratteristica permette di farsi un’idea sul calore e sulla capacità del piumino di essere gonfio, va da 175 a 500g/m2. La densità che sceglierete dipenderà dalla temperatura della stanza. I piumini leggeri (tra 175 e 250g/m2) sono adatti a una temperatura tra i 18 e 22°, i piumini medi (tra 300 e 350 g/m2) sono adatti per una temperatura compresa tra i 15 e 18° ed i piumini caldi (tra 400 e 500 g/m2) sono consigliati per le camere non riscaldate, tra i 15° o meno. Esistono anche piumini “quattrostagioni”. Sono composti da due piumini che si uniscono l’uno all’altro, uno sottile per l’estate e uno medio per le mezze stagioni. Nei mesi molto freddi è possibile utilizzarli insieme. Un buon compromesso per dormire bene tutto l’anno. Il rivestimento: è un elemento molto importante del piumino. Il suo ruolo è quello di impedire al piumino o alla microfibra di uscire dal piumino. Un rivestimento in cotone permetterà al piumino di far passare correttamente l’aria e di non trattenere l’umidità. Se avete optato per un piumino naturale, un rivestimento in percalle di cotone calzerà alla perfezione. Le cuciture: queste impediscono al calore di dissiparsi e sono quindi altrettanto essenziali. Per i piumini naturali si raccomanda una cucitura a quadri fissi: renderà l’imbottitura perfettamente omogenea. Per i piumini sintetici meglio optare per la trapuntatura a cassettoni: garantirà una miglior termoregolazione e manterrà il piumino più gonfio. La manutenzione: il vostro piumino dev’essere lavato una o due volte all’anno a seconda delle raccomandazioni della casa produttrice. Normalmente sono tutti lavabili in lavatrice, tuttavia bisogna ricordarsi di utilizzare poco detersivo e di non utilizzare l’ammorbidente. È anche possibile asciugare il piumino in asciugatrice. Trucchetto per i piumini naturali: mettete una pallina da tennis nella lavatrice insieme al piumino: garantirà una perfetta asciugatura. La differenza di manutenzione tra un piumino naturale e un piumino sintetico? I piumini sintetici si asciugano molto più velocemente.