Giovedì 18 Aprile 2024

Raffaello a Roma, quattro luoghi imperdibili

Ecco dove cercare i capolavori dell'artista cinquecentesco nella Capitale

Piazza del Popolo

Piazza del Popolo

Da piazza del Popolo ai Musei Vaticani. Sono tanti gli artisti che hanno lasciato la propria firma in giro per Roma, e Raffaello è uno di questi. In palazzi nobiliari e papali divenuti musei, ma anche in chiese e cappelle. Volete scoprire dove sono le opere più famose di Raffaello a Roma? Cominciamo il viaggio da quattro luoghi imperdibili. Santa Maria del Popolo Qui sorgeva una piccola cappella fatta edificare da Pasquale II e qui la chiesa fu riedificata intorno alla metà del XV secolo. L'interno è a tre navate e ospita una serie di cappelle laterali con vere opere d'arte, come i monumenti funebri ad opera di Andrea Sansovino e gli affreschi di Pinturicchio. Qui si può ammirare la Cappella Chigi, che è la seconda sul lato sinistro ed è stata ricostruita su progetto di Raffaello dal 1513 per il banchiere Agostino Chigi. Anche se i lavori furono conclusi solo nel secolo successivo con l'intervento di Gianlorenzo Bernini. Palazzo Barberini E' sede della Galleria Nazionale d’Arte Antica che raccoglie opere appartenute a famiglie nobili come i Torlonia, i Barberini appunto e i Chigi. Qui si può ammirare La Fornarina, uno dei ritratti più famosi realizzati da Raffaello, risalente agli anni tra il 1518 e il 1519. Si dice che raffiguri Margherita Luti, figlia di un fornaio romano, e amante dell'artista. Galleria Borghese Fu realizzata per il cardinale Scipione Borghese, nipote di Papa Paolo V, e le sue sale sono state oggetto di un restauro conclusosi nel 1997. Al suo interno si può ammirare la collezione di famiglia e, tra le opere, il Ritratto d'uomo, attribuito a Raffaello dopo una serie di pareri contrastanti da parte della critica. Qui si conservano anche la Dama dell'unicorno, realizzata intorno al 1505-1506, e la Deposizione, del 1507, commissionata da una nobile di Perugia. Musei vaticani I Musei Vaticani non hanno bisogno di presentazioni. Tra le numerose opere d'arte custodite al loro interno e la bellezza delle sale, ci sono anche le quattro stanze decorate da Raffaello, quelle costruite da Niccolò V nella metà del XV secolo, e affrescate dall'artista e dai suoi aiutanti. La Stanza di Costantino, che era destinata a cerimonie ufficiali e ricevimenti, fu decorata dalla bottega di Raffaello dopo la sua morte nel 1520. La Stanza d’Eliodoro raccoglie affreschi raffiguranti la Messa di Bolsena, la Liberazione di san Pietro, l’Incontro di Leone Magno con Attila e la Cacciata di Eliodoro. La Stanza della Segnatura, che in origine fungeva da studio e biblioteca per il pontefice, custodisce capolavori come La scuola di Atene, La consegna della legge canonica, il Parnaso e la Disputa del sacramento. Si chiude con la Stanza dell’Incendio di Borgo, l'ultima a cui l'artista lavorò, realizzandone soltanto i cartoni.