5 borghi italiani da visitare in inverno

Da Sorano a Pescocostanzo: i borghi dell’Italia centrale da visitare, fra relax, storia, cucina, feste e sci

Sorano, un'immagine suggestiva dell'atmosfera serale nel borgo toscano

Sorano, un'immagine suggestiva dell'atmosfera serale nel borgo toscano

Se in febbraio volete trascorrere un weekend fuori casa con la famiglia (ma anche da soli), mete ideali possono essere i magnifici borghi del centro Italia, ricchi di storia e di tradizioni. Sono il cuore dell'Italia e ognuno ha un motivo per essere visitato, anzi più di uno. Qui ne proponiamo 5: Sorano in Toscana per le tiepide acque delle sue terme, Spello in Umbria per il suo famoso Festival del Cinema, Pitigliano nella Maremma per il suo affascinante passato etrusco, Pescocostanzo in Abruzzo per le sue invitanti piste da sci e Sutri nel Lazio per il suo allegro Carnevale.  

RELAX ALLE TERME DI SORANO (TOSCANA) In provincia di Grosseto sorge Sorano, soprannominata la “Matera della Toscana” per i suoi tipici edifici scavati nel tufo che ricordano la città lucana. Di origini etrusche, il borgo è stato un antico possedimento degli Aldobrandeschi per passare poi sotto i potenti Medici a metà del ‘500. Il cuore storico è rappresentato dalla Fortezza Orsini, che dall’alto domina il paesaggio. Meritano una visita il castello ancora circondato da un profondo fossato (è possibile visitarne i sotterranei con una guida), la Collegiata di San Niccolò, la Cappella della Madonna del Buonconsoglio e il ghetto ebraico. Fra Sorano e Sovana, inoltre, si trova un importante sito archeologico etrusco. Ciò che contraddistingue particolarmente la cittadina sono le sue terme, un vero e proprio toccasana in qualsiasi stagione, ma ancora di più nei mesi invernali, avendo l’acqua una temperatura di 37,5°C. Le terme dispongono anche di un’area riservata ai bambini.

LA FESTA DEL CINEMA A SPELLO (UMBRIA) A Spello fra il 23 febbraio e il 3 marzo si può assistere alla Festa del Cinema con film, documentari, cortometraggi e seminari. Il tutto ha come cornice il piccolo borgo, situato ai piedi del Monte Subasio, in provincia di Perugia. Spello (Hispellum in latino) era così amata da Giulio Cesare da essere soprannominata dallo stesso “Splendidissima Colonia Julia”. La parte bassa è tuttora circondata dalle mura romane con tre porte d’ingresso alla città: la Porta Ubica, la Porta Consolare (di grande maestosità) e la Porta Venere (ammirata per la sua bellezza). Che cosa offre Spello ai turisti oltre alla Festa del Cinema? C’è solo l’imbarazzo della scelta fra la Chiesa di Santa Maria Maggiore (con affreschi del Pinturicchio), il Museo Civico e la Pinacoteca, la Casa Romana del I secolo d.C. e tanto altro ancora. STORIA E CUCINA A PITIGLIANO (TOSCANA) Pitigliano èun vero gioiello per la magia dei suoi angoli e il fascino del suo passato etrusco, con tracce visibili ancora oggi. Il borgo, che ha conservato un’ impronta medievale ed è delimitato da pareti in tufo, si erge sopra un promontorio, a cui lati scorrono i fiumi Lente e Meleta, nella Maremma grossetana. In inverno è ancora più suggestivo quando lo ricopre un manto di neve. Nel territorio e in particolare nella cinta muraria sono state rinvenute tombe di origine etrusca, ma il passato parla qui anche di romani, di famiglie potenti come gli Aldobrandeschi ( signori della Maremma per mezzo millennio) gli Orsini, i Medici e i loro eredi Lorena. Pitigliano è anche conosciuta come “Piccola Gerusalemme” per la sua storica comunità ebraica. Una visita al ghetto e alla sinagoga sono obbligatorie. Come le soste nelle trattorie per assaggiare la cucina locale e una discesa sugli sci dal Monte Amiata (a 1h e 20 minuti di distanza).

SCIARE A PESCOCOSTANZO (ABRUZZO) Per gli amanti degli sport invernali è senz’altro consigliata una tappa in questa rinomata località sciistica in provincia dell’Aquila a 1.400 metri di quota. Nell’arco di 30 km ci sono ben 7 comprensori: Pitigliano, Roccaraso – Rivisondoli (a 5 km), Campo di Giove – Maiella (a 14 km), Scanno – Monte Rotondo (a 15 km), Scanno – Passo Godi ( a 15 km), Pescasseroli (a 24 km) e Passo Lanciano – Majelletta (a 29 km). Con una storia antica alle spalle che gli ha regalato notevoli monumenti barocchi e rinascimentali, il borgo è ancora oggi ancorato alle tradizioni tramandate di generazione in generazione: la gastronomia, la transumanza, la lavorazione del merletto a tombolo, della filigrana e del ferro battuto. La zona è ricca di grotte naturali dal fascino unico (come le Grotte di Stiffe, sopra l’omonimo paese).

IL CARNEVALE DI SUTRI (LAZIO) Sutri è un antico borgo che si erge su uno sperone di tufo a una trentina di chilometri da Viterbo ed è considerato la perla della Tuscia. Vanta numerosi edifici sacri, fra i quali sono degni di particolare nota la Chiesa di Santa Maria Assunta (con la cripta longobarda e la bizantina Tavola del Salvatore Benedicente) e la Chiesa di San Francesco. Fa parte del Parco Naturale Regionale dell’Antichissima Città di Sutri, un territorio che conserva al suo interno interessanti testimonianze storico-archeologiche (tra cui la necropoli etrusca). Serve altro per farci una visita?

Non bastasse, ca febbraio qui si tiene il Carnevale sutrino, senza dubbio l’evento più significativo dell'inverno locale. Le principali manifestazioni si svolgono in quattro giornate: la sfilata dei carri allegorici e la sagra della Fregnaccia (prodotto tipico della zona) domenica 4 febbraio 2019 alle 15, la sfilata dei bambini alle 16 e la cena in piazza alle 20 giovedì, 8 febbraio; domenica 11 si ripete sia la sfilata dei carri sia la sagra e il tutto si conclude il martedì grasso, 13 febbraio, con un veglione in maschera.