Mercoledì 24 Aprile 2024

Anna Tatangelo: "Dopo l'addio a Gigi D'Alessio ricomincio da me"

Intervista alla cantante che sta preparando il settimo disco. "Sono tornata la ragazza di periferia e sto bene. Progetti e sogni? Aprire un ristorante in Sicilia"

Il look audace di Anna Tatangelo

Il look audace di Anna Tatangelo

Roma, 23 aprile 2018 - Ricomincio da me. «Mi sento una ragazza nata un po’ vecchia che i casi della vita in questi ultimi tempi hanno finito per ringiovanire… come Benjamin Button», scherza Anna Tatangelo. E l’esplosiva foto postata in questi giorni su Instagram in total white, con uno strizzatissimo reggiseno argentato che ne sottolinea il fisico top, dice che l’opera regressiva ha avuto successo, mostrando la cantante di Sora tonica e sensuale neanche fosse passata (tanto per rimanere in tema hollywoodiano) dalla miracolosa piscina di 'Cocoon'. ‘Essere guardata e a volte anche seguita mi pesa’, cantava Anna in 'Essere una donna', ma se continua a disseminare il web di scatti così, inutile poi recriminare. La crisi con Gigi D’Alessio, il cambio di casa con un figlio, Andrea, di soli otto anni, le polemiche con la famiglia del suo ex compagno, hanno tenuto banco sui giornali per mesi. Ora, però, sembra che si parli anche d’altro: della vittoria a ‘Celebrity Masterchef’, dell’uscita della nuova canzone ‘Smetti di chiedere scusa’. «Sì è vero. Sto notando un approccio nei miei riguardi simile a quello del 2002, quando divenni la più giovane vincitrice di Sanremo. Oggi mi sembra che la gente abbia ritrovato un po’ quella ragazzina lì e mi piace la sorpresa di quelli che dicono ‘sei una simpatica, alla mano, ti facevo completamente diversa’, come dire ‘una donna completamente costruita’». Si è domandata perché? «La colpa è soltanto mia. Mi sono sempre dovuta mostrare più grande, come per essere all’altezza dell’uomo che amavo. Ora non devo più. È stato come quando sei abituata ad andare a cena col tacco e il make-up, ma scopri di essere apprezzata più coi jeans, le scarpette sportive e un filo di trucco. Ho capito che quella vincente è l’Anna di tutti i giorni, non quella ingabbiata da sovrastrutture che non le appartengono». Che effetto le fa poter dire nuovamente: io sono mia? «Ma io sono sempre stata indipendente. All’inizio ho sofferto e, ammetto, ho sperato che Gigi venisse a riprendermi sotto casa come un principe azzurro; col tempo, però, mi sono ripresa i miei spazi e ho imparato a vivere bene pure questa nuova condizione. Separarsi non vuol dire necessariamente odiarsi, così, per il bene del nostro Andrea, qualche volta ci vediamo ancora». Come immagina il suo futuro? «Ho passato molto della mia vita a pensare al domani; famiglia, figlio, professione. Tanto nella sfera pubblica che in quella privata, infatti, avevo le idee molto chiare. Oggi vivo molto alla giornata e non do niente per scontato. Ora c’è questo nuovo disco, il settimo della mia carriera, che uscirà dopo l’estate, con Anna a nudo, che si raccontata a trecentosessanta gradi. Poi si vedrà». Tutto in divenire, quindi. «Nella vita privata, assolutamente sì. In quella professionale, qualche obiettivo ce l’ho. Nei momenti di difficoltà ognuno s’aggrappa a qualcosa; chi alla fede, chi alla sorte, chi al lavoro. Io ricomincio dalla musica, che in quest’ultimo anno non solo m’ha stimolata e m’ha fatto compagnia, ma è diventata pure un diario in cui fermare gli attimi che stavo vivendo. Visto che la mia famiglia vive distante da Roma e di amici stretti ne ho solo un paio, ogni mio pensiero, ogni sensazione, l’ho trasformata in musica».  Torniamo all’esperienza da cuoca a Celebrity Masterchef. «Ho registrato questa seconda edizione del programma di Sky agli inizi di settembre, pensando che sarebbe finita in video a fine novembre, al massimo a gennaio. E invece la messa in onda è stata posticipata finendo proprio a ridosso della pubblicazione di questo singolo. Oggi mi sento una ‘ragazza di periferia’ 2.0, diciamo quindi che la trasmissione ha anticipato a livello umano quel cambiamento che a livello artistico affiorerà dal nuovo singolo, in radio il 4 maggio».

Anna Tatangelo, dai Sanremo all'amore (in crisi) con D'Alessio

Quanto la sua vittoria al talent di Sky è dovuta al caso e quanto alle capacità? «In una gara culinaria ti ritrovi di fronte a giudici esigenti, chiamati a valutare piatti in cui utilizzi elementi che magari conosci poco; sbagliare quindi è un attimo. Un po’ di senso pratico, unito alla fortuna di azzeccare dosi e tempi nonostante il ritmi serrati dello show, sicuramente è importante». Cucinare i granelli di toro non è stata una passeggiata. «Mai sentita una signora al ristorante ordinare palle di toro. Subito mi sono detta ‘e adesso che faccio?’. Poi, però, ho iniziato ad analizzare l’alimento, per capirne la consistenza, individuarne la parte più nobile da cucinare e da mangiare. Una volta sbollentate ho avuto le idee chiare». Qual è stato il piatto più difficile? «Dietro ogni prova c’era una insidia. Ho creato, ad esempio, una bavarese senza avere a disposizione il latte, ma ingegnandomi con la panna. Da qualche tempo fra i miei amici impazza l’hashtag #tatachef , e invece di andare a cena fuori, mi tocca stare in casa a cucinare per loro». E allora dove l’aprirebbe un ristorantino? «In Sicilia, regione a cui sono legatissima perché lì ho tenuto il mio primo concerto quando avevo solo quindici anni, ovviamente sul mare». Come lo chiamerebbe? «La cucina di TataChef!».  

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