Martedì 16 Aprile 2024

"Straordinario: è il cinema italiano" La scommessa della Festa di Roma

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Un cinema italiano "mai così plurale", che guarda all’estero, che spazia per argomenti e linguaggi, da opere prime a film per il grande pubblico. "Forse si produce troppo, forse si produce troppo nel mondo, di sicuro c’è un momento straordinario e il cinema italiano c’è", ha detto il presidente della Fondazione Gianluca Farinelli alla presentazione della Festa di Roma, in programma dal 13 al 23 ottobre.

In apertura Il colibrì di Francesca Archibugi, da Veronesi, con Favino, Smutniak, Morante. Poi, con l’opera prima Causeway di Lila Neugebauer con Jennifer Lawrence ecco, tra gli altri, Astolfo di Gianni Di Gregorio, L’ombra di Caravaggio di Michele Placido con Scamarcio e Louis Garrel, La stranezza di Andò con Toni Servillo, Ficarra e Picone; poi, Django - la serie di Francesca Comencini, e le serie Sono Lillo e Romulus II di Matteo Rovere.

Due i film italiani scelti dalla direttrice artistica Paola Malanga per il concorso Progressive Cinema tutto orientato alla valorizzazione di talenti e alle opere prime. "C’è molto cinema italiano – ha sottolineato Malanga – ma è tutto meritato ed è segno di grande vitalità". In gara troviamo allora La cura di Francesco Patierno, ambientato a Napoli in pieno lockdown con Alessandro Preziosi e altri che rileggono La peste di Camus, e I morti rimangono con la bocca aperta di Fabrizio Ferraro, storia di quattro partigiani.

B.B.

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