Venerdì 19 Aprile 2024

Lo squalo cannibale di 91 milioni di anni

Scoperti i resti di uno squalo dell’epoca del Cretaceo: un esemplare che, dopo avere mangiato un suo simile, è stato divorato da un altro

Lo squalo di 91 milioni di ani fa aveva comportamenti cannibali

Lo squalo di 91 milioni di ani fa aveva comportamenti cannibali

Lo studio pubblicato sul Journal of Vertebrate Paleontology racconta che, sebbene il ritrovamento riguardi uno scheletro incompleto, siamo di fronte a uno dei migliori esemplari di Cretodus mai scoperti. I 134 denti, le 61 vertebre, le 23 squame placoidi e i frammenti di cartilagine calcificata, una volta analizzati, hanno fornito una grande quantità di informazioni biologiche sullo squalo estinto. Le dimensioni sono quelle dei più grandi squali, ma i biologi credono fosse un ‘cucciolo’ in grado di arrivare fino a 7 metri.Non si trattava di un predatore feroce, quanto piuttosto di un animale pigro (della famiglia degli squali Lamniformi), antenato di creature più aggressive come i grandi squali bianchi, squali tigre e squali sabbia dei giorni nostri.

Squali cannibali

Alcuni elementi dei resti fanno pensare che il comportamento cannibale degli squali, fenomeno già osservato in esemplari moderni, potrebbe essersi evoluto nel tardo periodo Cretaceo. Attorno al fossile sono infatti stati ritrovati denti di un altro squalo e i frammenti di pinna di un terzo esemplare: secondo i ricercatori è possibile che la femmina avesse mangiato un secondo e più piccolo squalo e fosse poi stata attaccata e divorata da un terzo, più grande. Un perfetto esempio di catena alimentare e comportamento predatorio. Secondo gli studiosi la comprensione degli squali nel passato è fondamentale per valutare i ruoli che hanno svolto nel tempo e, soprattutto, in che modo possono influenzare il futuro ecosistema marino se si estinguono.

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