SOS bollicine: come conservare lo spumante aperto

I consigli per preservare al meglio l'effervescenza dei Prosecchi e degli Champagne bevuti a metà: quali tappi scegliere e le soluzioni di emergenza

Ecco come salvare le bottiglie di bollicine che non avete finito

Ecco come salvare le bottiglie di bollicine che non avete finito

Quando avete stappato il vostro bello Champagne, Franciacorta o Prosecco, non tiratela per le lunghe. Prendetevi il tempo per gustarlo, ma bisogna fargli la festa dalla prima all'ultima goccia senza farlo aspettare troppo, perché se le bollicine si scaricano evapora la magia. Ma può capitare di ritrovarsi a fine serata con una bottiglia aperta, e questo Natale poi, con pranzi e cene a numero contingentato, sono molte le bottiglie che rischiano di rimanere bevute a metà. Piuttosto che scaricarle mestamente nel lavandino, con alcuni accorgimenti potete prolungare loro la vita almeno fino al giorno dopo. Come primo consiglio, se la bottiglia aperta sta andando a rilento, tenetela tappata fra un calice versato e l'altro e non lasciate mai che si scaldi, in modo da evitare una dispersione troppo rapida dell'anidride carbonica. Quando poi arriva il momento di metterla in stand by, alloggiatela ovviamente in frigorifero, e a questo punto a fare la differenza è il tappo. È inutile infilare un cucchiaino nel collo della bottiglia: per qualche motivo è entrato nel bagaglio dei trucchetti domestici, ma si tratta di un mito senza alcuna base scientifica o pratica e non serve a niente. Lo strumento che garantisce alle bollicine la tenuta migliore sono i tappi realizzati appositamente per gli spumanti (o stopper). Sono dotati di una chiusura ermetica che resiste alla pressione e trattiene il gas all'interno grazie a un meccanismo che li blocca sotto l'anello (così si chiama la sporgenza superiore del collo della bottiglia, quella in corrispondenza del tappo di sughero). Ne esistono vari modelli che fanno più o meno bene il loro lavoro; vi consigliamo quelli con il meccanismo ad aletta, meno appariscenti di altri ma dotati di una presa particolarmente salda. I tappi di plastica economici con la levetta da premere verso il basso, comuni nei cassetti delle cucine di molte case, danno risultati meno affidabili. Nel caso non abbiate un tappo a disposizione, potete optare per una soluzione di fortuna che non fa miracoli, ma meglio che niente: avvolgete con cura l'apertura della bottiglia con la pellicola da cucina e fissatela sotto all'anello con un elastico ben stretto. Tenete presente che, se nella bottiglia sono rimaste giusto due dita di spumante, anche con il tappo migliore le possibilità che il giorno dopo l'effervescenza si sia mantenuta accettabile sono minime. Se invece il livello del vino è almeno a metà, dovrebbe essere ancora godibile. Ci sono poi tipologie di spumanti che resistono meglio da un giorno all'altro: le bollicine dei metodi classici e degli Champagne sono più fini e piacevoli ma anche più delicate, quelle del Prosecco reggono di più. Leggi anche: - Lo Champagne migliore del mondo è il Rare 2006 - È arrivato il Prosecco Rosé: tutto quello che bisogna sapere - Come si beve lo Champagne: 5 consigli per gustarlo al meglio

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