
The Couple, i motivi del flop
Sono giorni decisivi per la prima edizione di ‘The Couple - Una vittoria per due’. Sono giorni nei quali si capirà se questa rimarrà la prima e unica edizione - perlomeno in questa formula e con gli attuali contenuti - del reality game condotto da Ilary Blasi o se ne potranno seguire altre. Probabilmente, però, senza la stessa Ilary Blasi alla conduzione.
Va sottolineato, infatti, che se quella di ‘The Couple’ avrebbe dovuto essere il rilancio televisivo della showgirl dopo la docuserie ‘Unica’ e il flop ‘Ilary’, entrambi targati Netflix, l’obiettivo non è stato neppure lontanamente avvicinato. Nella seconda puntata del reality game la conduttrice si è mostrata quasi poco convinta del programma e delle sue dinamiche. Dinamiche che, a dire il vero, sono pressoché inesistenti.
Il flop di ‘The Couple’ - la speranza è che dal punto di vista degli ascolti tv possa esserci una risalita nella terza puntata, quella in onda lunedì 28 aprile in Prima serata su Canale 5 - è da ricondurre a una serie di motivazioni. Anzitutto il fatto che la formula di questo programma è in quasi tutto identica a quella del Grande Fratello. E, dopo ben sei mesi di reality show, il pubblico è giustamente saturo di trasmissioni del genere.
Capitolo opinionisti: Luca Tommassini è perfetto in questo ruolo, Francesca Barra e i suoi continui tentativi di moralizzazione riescono quasi nell’impresa di far rimpiangere Sonia Bruganelli. Quasi.
Altra nota dolente è rappresentata dal cast: tutti troppo trattenuti per poter essere incisivi all’interno di un reality. Game, senza dubbio. Ma prima di tutto reality. Nessuna discussione degna di nota, non una dinamica particolarmente pepata: cosa potrebbe incuriosire il pubblico?
A proposito di note dolenti, non si può poi non parlare delle prove alle quali le coppie di concorrenti sono sottoposte: quiz che probabilmente non susciterebbero neppure l’interesse da spettatori degli autori che li hanno ideati.