Spaak: "Quante offese da Gassman e Monicelli". Pagella della diva: meglio Risi, un signore

Dai film che hanno fatto la storia italiana alla tv, le confessioni dell’attrice. "Donne molestate? Io denunciai già negli anni Settanta". Ha abbandonato l’Isola dei famosi alla prima puntata: "Ero stata ingannata". La salute: "Ho superato un’emorragia cerebrale"

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"Sei mesi fa ho avuto un’emorragia cerebrale da cui mi sono ripresa pienamente. Ultimamente però ho avuto alcuni episodi epilettici dovuti alla cicatrizzazione conseguente all’emorragia. Ma, come può constatare, non ho alcuna difficoltà a parlare né a fare tutto il resto. Ho uno spirito combattivo e sono molto fiera di aver superato questa difficoltà".

Catherine Spaak, 75 anni, resta la donna affascinante e seducente di sempre. Sta uscendo il suo ultimo film, La vacanza, regia di Enrico Iannaccone.

"Sono un ex giudice che ha problemi di memoria. Desidera fare una vacanza, andare via dalla famiglia. Incontra un ragazzo sulla spiaggia con cui nasce una bella amicizia. Preferisco non svelare il resto".

Recentemente i giornali hanno pubblicato molti articoli su Gassman, in occasione dell’anniversario della morte. Lei invece in più di un’occasione lo definì ‘odioso’, per il suo comportamento maschilista e offensivo sul set di ‘L’armata Brancaleone’.

"Non solo lui, ma molti degli attori e compreso il regista Mario Monicelli. Non sono stati molto carini. Quando arrivavo sul set mi apostrofavano con ‘tr..’, ‘put...’, epiteti del genere. Quando dovetti girare una scena con Gassman, dovevo dire la frase ‘Non voglio andare a Castrocaro’. Lui continuò a sussurrarmi nell’orecchio ‘Castrocazzo, castrocazzo, castrocazzo...’ così quando diedero il ciak io recitai ‘Non voglio andare a Castrocazzo’".

Da allora è passato tanto tempo, le donne hanno conquistato molti diritti...

"Lei dice? Io credo di no. Le cose sono cambiate solo apparentemente, il maschilismo è diffuso dappertutto. Quando, come ho detto, ho avuto problemi di salute, in ospedale le infermiere mi hanno confessato molto spesso di subire molestie. È una triste realtà non solo italiana".

Il set del ‘Sorpasso’ fu diverso?

"Dino Risi era un gran signore, molto rispettoso delle persone e delle donne. Per fortuna non tutti gli uomini sono così. Una cosa è cambiata: ora hanno paura, stanno più attenti".

Dopo due anni di conduzione di ‘Forum’ lei non fu confermata perché, disse, non aveva accettato le avances di un dirigente Mediaset...

"Già negli anni ‘70 denunciai questo stato di cose, e la cosa suscitò clamore. Ma le colleghe attrici dissero che era capitato solo a me. Purtroppo questo atteggiamento coinvolge le stesse donne".

È vero che una volta il suo allora marito Johnny Dorelli ricevette una ‘proposta indecente’?

"Per avere il permesso di corteggiarmi, diciamo così, gli venne offerta una cartiera. Lui rilanciò: ’due cartiere’".

Come mai la nipote della prima senatrice del Belgio e di un primo ministro belga è diventata attrice?

"Non l’ho deciso io, l’hanno deciso i produttori, i registi. Io avevo altri progetti. Volevo diventare ballerina classica ma ero troppo alta. Avrei voluto occuparmi di disegno, arte, pittura. Poi è arrivato il cinema. Ho accompagnato un’amica a un provino e invece hanno preso me".

Lei ha condotto per molti anni ‘Harem’. Ne ha nostalgia?

"L’ultimo direttore che ho avuto a Raitre, Paolo Ruffini, mi fece fuori dicendo che si era già tanto parlato dei problemi delle donne e non c’era bisogno di parlarne ancora".

La sua famiglia era fortemente anticlericale...

"Mia nonna Marie, prima senatrice belga, portava al collo un medaglione: ‘In caso di malore nessun prete’".

E suo zio Paul Henry, primo ministro, apriva i discorsi in Parlamento con ‘Mamma, signori...’.

"Lei si arrabbiava moltissimo. Era un gioco tenero tra loro due".

Famiglia anticlericale, ma a 18 anni si fece battezzare.

"Non conoscevo la religione, che era stata completamente esclusa dalla nostra educazione. Mi feci battezzare per potermi sposare. Allora frequentai padre Rotondi. Oggi sono più dalla parte dei buddisti. Ma a un ritiro spirituale ho incontrato anche monache cattoliche".

Parliamo dell’Isola dei famosi. Se ne andò alla prima puntata.

"Ero stata ingannata. Mi avevano prospettato una partecipazione completamente diversa, con un aspetto più intimista".

Ha dovuto pagare penali?

"Per fortuna il mio contratto prevedeva che me ne sarei potuta andare in qualsiasi momento. Mi ero tutelata, ma evidentemente non abbastanza".

Perché accettò di partecipare a quel programma? Una volta Gianrico Tedeschi mi disse che faceva pubblicità perché ‘aiuta’.

"Certo, la pubblicità aiuta dal punto di vista finanziario. Io ne ho fatta tanta, ma tante le ho anche rifiutate: carta igienica, brodo. Però posso dire che né la pubblicità né l’Isola dei famosi mi hanno cambiato la vita."

Come affronta la sua età?

"La vecchiaia non l’affronto, la vivo".

Lei ha detto che la nostra società rifiuta l’invecchiamento femminile: è una trappola creata dagli uomini. ’C’è una grande bellezza nella vecchiaia’. Questo atteggiamento maschile fa parte della nostra cultura attuale, o è sempre esistito?

"Invece di cultura parlerei di degrado. Ha presente quell’usanza cinese di fasciare i piedi delle donne perché restino piccoli? Pare che l’abbia inventata una donna, una concubina. Penso all’infibulazione, la mutilazione genitale praticata ancora adesso in Paesi africani e asiatici e anche in Italia. Bisogna fare ancora molto per le donne".

Quali sono i suoi film preferiti?

"È una domanda che mi fanno spesso, ma la cui risposta cambia a seconda dei periodi. Adesso potrei rispondere ‘Un anno vissuto pericolosamente’ e ‘Jules et Jim’".

L’attore con cui ha lavorato meglio?

"Jean-Louis Trintignant e Marcello Mastroianni".

Da giovane adorava Gerard Philipe.

"Ho avuto la fortuna di frequentare il suo corso di recitazione, a Parigi. Per riuscirci, mi feci passare per maggiorenne. Lo avevo ammirato a teatro, ma vederlo così, a qualche metro di distanza, fu un’emozione indescrivibile".

 

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